L’Alta velocità ferroviaria in Calabria è sempre più una chimera. Il governo Meloni, infatti, starebbe lavorando a una ennesima rimodulazione del Pnrr. Nei tagli finirebbero anche studentati, ferrovie e autostrade, tra cui alcuni lotti della Salerno-Reggio Calabria, in particolare quelli calabresi per i quali non esistono ancora nemmeno certezze sul tracciato da seguire. Per la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, si tratta «di un’ipotesi assurda, da scongiurare subito. Giù le mani dalle infrastrutture. Le modifiche al piano e alla governance volute dal governo hanno già comportato ritardi e penalizzazioni per il Sud e per i più deboli. Altri tagli non sarebbero accettabili, tanto più se a sbagliare i conti è il Ministero. Altro che gli sbandierati pagamenti delle rate da parte dell’Europa - aggiunge Paita - il Pnrr è fermo al palo e cantieri non se ne vedono». Sempre sull’argomento si registra pure l’intervento di Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee a Montecitorio. «Dopo la prima rimodulazione che ha cancellato miliardi di euro - spiega - per investimenti su una decina di capitoli di interventi, eliminando tra l'altro 500 case ed ospedali di comunità oltre a 100 mila posti in asili nido, pare che ci si debba preparare ad un nuovo drammatico colpo di scena per il nostro Piano di ripresa e resilienza. Secondo quanto appreso da notizie di stampa, il ministro Fitto avrebbe in mente di operare altri tagli prima di partire per Bruxelles. Questa volta - prosegue Piero De Luca - sarebbero sacrificati sull'altare dell'incapacità di questo Governo i 60mila posti letto dei nuovi studentati ed alcuni lotti di infrastrutture strategiche, tra cui l’Alta velocità sulla Salerno-Reggio Calabria. Una prospettiva che, se si realizzasse, sarebbe disastrosa per il Paese e soprattutto per il Mezzogiorno. Il Sud ha già visto più che dimezzarsi i fondi a sostegno delle politiche di sviluppo con questa ultima legge di bilancio. Un'ulteriore riduzione delle risorse a disposizione - conclude il dem - equivarrebbe al colpo di grazia su ogni speranza di convergenza e riequilibrio territoriale». Dunque, se in Campania è previsto che i treni Av inizino a circolare nel dicembre 2026, per la Calabria se ne parlerà più avanti. E d’altronde basterebbe citare l’orizzonte temporale fornito dal gruppo Fs, nonostante l’ottimismo dispensato dal ministro Matteo Salvini, per rendersene conto: l’attivazione del lotto Praia a Mare-Paola è prevista a dicembre 2030, un anno prima (sempre se non si registreranno intoppi) quella del raddoppio della galleria Santomarco (tratta Paola-Cosenza).