Calabria

Venerdì 29 Novembre 2024

Investimenti sul servizio idrico, Calabria costretta a rincorrere

Reggio: Le operazioni di allaccio della condotta del Trabocchetto (acque del Menta)

Serviranno più risorse perché la sfida di Arrical nel settore idrico possa essere vinta. L’Autorità regionale che si occupa anche di rifiuti prende in mano una rete infrastrutturale che necessita di importanti interventi e, soprattutto, sconta la frammentazione nella distribuzione andata avanti ancora fino a poco tempo fa. Una sfida particolarmente impegnativa alla quale si farà fronte con quanto previsto dal Piano d’ambito aggiornato nel marzo scorso e che mette sul piatto in totale investimenti, da qui a trent’anni, per 2,23 miliardi di euro (da finanziamenti pubblici e da tariffa) per la messa a regime del servizio idrico. Saranno sufficienti a dotare la Calabria di un’infrastruttura idrica all’altezza? La riflessione è d’obbligo se si guarda alla complessità del quadro di partenza e a quanto spendono le regioni più avanzate d’Italia. Il recente Rapporto Sud stilato da Utilitalia e Svimez mette in evidenza, per quanto riguarda proprio il settore idrico, che la spesa media nazionale annuale in investimenti è pari a 70 euro pro capite. Nel Mezzogiorno questa media crolla a 11 euro ed è figlia della frammentazione che finora ha regnato: si pensi, ad esempio, ai tanti piccoli Comuni chiamati a gestire interventi sulle proprie reti - le condotte di adduzione fino ai serbatoi sono state invece competenza di Sorical, ora diventato gestore unico - senza avere risorse adeguate. I dati per singola regione non sono ancora disponibili - il Rapporto è in via di pubblicazione - ma le anticipazioni macro indicano che da un lato la Calabria ha imboccato la direzione ritenuta più corretta per il futuro, ovvero la gestione industriale, ma sulle risorse si dovrà ancora lavorare.

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