La fauna selvatica mette in ginocchio gli agricoltori della Calabria, preoccupano le incursioni di lupi e cinghiali
Non si ferma il pressing sulla Regione da parte degli agricoltori che rilanciano l’allarme sulla fauna selvatica fuori controllo. Il gruppo Agricoltori del Crotonese, Agricoltori riuniti silani e il Movimento Territorio e Agricoltura di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e Reggio Calabria chiedono misure urgenti per porre un argine allo scorrazzare di lupi e cinghiali divenuti una calamità per le aziende calabresi che già soffrono per i danni dovuti alla siccità e alle epidemie come la blue tongue. Il risultato è il mancato reddito per agricoltori e allevatori. Nei giorni scorsi i vari gruppi, che da mesi tengono alta l’attenzione sulle criticità che si registrano in questi settori, hanno incontrato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo e i vari dirigenti del settore, presentando proposte per risarcire i danni provocati dalla presenza incontrollata di lupi e cinghiali. Secondo i rappresentanti degli agricoltori le soluzioni finora dalla Regione individuate restano inefficaci, tanto più che nel recente incontro è stato sottolineato che le proposte di caccia aperta tutto l’anno, impiego dell’esercito e abbattimento dei capi infetti non sono accettabili, vista gli standard e la normativa europea in questo ambito. L’unica via praticabile è quella del contenimento.