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Non solo Vibo Marina. "Baker Hughes investa nel porto di Saline"

La proposta dell’ex presidente di Confindustria. Giuseppe Nucera ricorda la disponibilità della vecchia struttura

L’alternativa. E la provocazione. Dopo il sindaco di Vibo, Enzo Romeo, che ha invitato la Baker Hughes a investire ulteriormente sul proprio territorio e in particolare a Vibo Marina, arriva dal Reggino la proposta di utilizzare un porto dimenticato: quello di Saline Joniche. E nella cittadina che fu l’emblema del fallimento della industrializzazione calabrese con la Liquichimica mai entrata in funzione, un investimento da 60 milioni di euro e 200 posti di lavoro suonerebbero come una rivincita su un passato per nulla glorioso.
Ma approfondiamo. Giuseppe Nucera, già presidente di Confindustria Reggio Calabria e l’economista Matteo Olivieri, propongono ufficialmente all’azienda statunitense di tecnologia di considerare il porto di Saline quale infrastruttura che possa ospitare gli investimenti e le idee progettuali di Baker Hughes - Nuovo Pignone.
«Dopo il no a Corigliano-Rossano, suggeriamo di considerare il porto di Saline Joniche» affermano con «che per l’occasione potrebbe essere disabbiato e reso operante. Basti ricordare che questo porto, alcuni anni addietro, era stato scelto per i suoi fondali e le banchine completamente libere quale base di una centrale a carbone che le legittime opposizioni ambientaliste hanno bloccato. Adesso che si possono offrire opportunità lavorative ai tanti disoccupati della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Manca la visione o per dirla più chiaramente manca il “manico” alla Calabria».

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