Calabria

Martedì 08 Ottobre 2024

'Ndrangheta e tifoserie, i rapporti “pericolosi” dei capi ultrà del Milan con uomini di Platì

È la sera del 26 dicembre 2022 e in casa di Luca Lucci, capo incontrastato della Curva Sud del Milan e in quel momento ristretto ai domiciliari, c’è una festa che finisce nelle carte dell’inchiesta “Due curve” della Dda di Milano. Sono soprattutto i partecipanti alla festa che attirano l’attenzione degli investigatori, tutti ripresi nelle foto che sono state scattate quella sera: oltre a Lucci sono presenti tutti i componenti del direttivo milanista, in famoso rapper Emis Killa e il calabrese Rosario Calabria che, secondo gli inquirenti, avrebbe frequentazioni con esponenti della ‘ndrangheta di Platì. Ricordiamo che nella stessa inchiesta, ai membri del direttivo degli ultrà dell’Inter accusati di associazione per delinquere viene anche contestata l’aggravante dell’agevolazione alla ‘ndrangheta. Contestazione che non riguarda i tifosi rossoneri, ma gli inquirenti lanciano l’allarme sul progressivo avvicinamento delle curve verso la criminalità organizzata calabrese. «Dalle indagini – si legge nella seconda integrazione all’informativa redatta dagli investigatori - sono emersi contatti tra esponenti della curva sud milanista (destinatari di richiesta di misura) e ambienti della criminalità organizzata calabrese. Tali contatti e rapporti non consentono certo di contestare l’aggravante di cui all’art. 416 bis .1 c.p., ma forniscono l’idea di un progressivo avvicinamento tra delinquenza da stadio e ‘ndrangheta dagli sviluppi ad oggi non prevedibili. Il dato è comunque di interesse in quanto testimonia della pericolosità del sodalizio criminoso milanista, in grado di potersi appoggiare e di avvalersi di soggetti di rilevante spessore». Come prova all’accusa mossa al direttivo della Curva Sud, gli investigatori mettono in bella vista proprio quella foto scattata la sera del 26 dicembre 2022 in casa di Luca Lucci, arrestato nell’inchiesta “Due curve”. «Dimostrazione di tale affermazione – si legge nell’informativa - è innanzitutto il dato acquisito in occasione delle festività natalizie del 2022, segnatamente nella serata del 26 dicembre 2022, quando all’interno dell’abitazione di Lucci Luca (sottoposto agli arresti domiciliari), è stata rilevata la presenza di svariati personaggi della “Curva Sud” d’interesse investigativo, tra cui la figura di Calabria Rosario», che non risulta indagato in questa indagine. Per gli investigatori, «vicini a Lucci Luca sono certamente Calabria Rosario e Trimboli Saverio». Calabria, secondo gli inquirenti, «è vicino a Papalia Domenico, classe ’83, figlio di Antonio, appartenente all’omonima famiglia di ‘ndrangheta orbitante nell’area Milanese (Corsico/Buccinasco); a riprova di tale assunto si rammenta la condanna a seguito di patteggiamento a suo carico, per lesioni aggravate, inerenti a un episodio avvenuto in località Bianco», nella fascia jonica reggina, «data 28 agosto 2007, in cui veniva fermato dai Carabinieri unitamente a Papalia Domenico, classe’83, e Trimboli Antonio Rosario». Tra gli invitati alla festa c’era anche l’ultrà milanista Islam Hagag, organizzatore di concerti degli amici rapper in Calabria e avvistato a Platì in occasione di una cresima della figlia Antonio Rosario Trimboli, di con rapporti provati con «Barbaro Francesco… figlio di Barbaro Rocco, nato a Platì… inteso “U Sparitu”, cioè di uno dei più importanti elementi della ‘ndrangheta del mandamento jonico... Palesi sono gli interessi nel settore dell’organizzazione dei concerti dei “rapper” amici di “Curva Sud” e ciò a ulteriore riprova di una saldatura tra i due ambienti criminosi (criminalità da stadio e ‘ndrangheta). Saldatura che ad oggi è allo stato embrionale, non organica, frutto di un connubio di interessi».  

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