Calabria

Venerdì 29 Novembre 2024

Liceo "Galilei" a Lamezia, la preside entrava nei server per cambiare i voti degli studenti: 9 indagati

Liceo Scientifico "Galileo Galilei" Lamezia Terme

La Procura Distrettuale di Catanzaro ha chiuso l'indagine su una vicenda che riguarda il  liceo scientifico "Galileo Galilei" di Lamezia Terme e che vede coinvolta  la dirigente, sette docenti e un finanziere.  Le accuse spaziano dall'accesso abusivo a un sistema informatico per l'alterazione dei voti al falso ideologico e materiale, fino ai maltrattamenti verso tre insegnanti critici nei confronti della gestione della dirigente. Oltre alla preside Teresa Antonietta Goffredo, 58 anni, gli indagati sono Maria Rosaria Rocca (48 anni), Giovambattista Chirillo (51 anni), Anna Rosa (64 anni), Pasqualina Bagnato (61 anni), Maria Piera Adamo (62 anni), Marietta Paola Veltri (42 anni) e Giuseppina Sandra Anania (66 anni). Coinvolti anche il marito di una docente, Luigi Carlo Isabella (65 anni), e un finanziere, Renato Molinaro (56 anni). Secondo la Procura Distrettuale di Catanzaro, la dirigente Teresa Antonietta Goffredo avrebbe alterato le valutazioni degli studenti, incrementando o riducendo i voti assegnati dai docenti. Gli episodi si sarebbero verificati tra gennaio e giugno 2023, riguardando materie come Storia dell'arte, Latino e Scienze motorie. Gli accessi al registro elettronico sarebbero avvenuti poco prima dei consigli di classe. Oltre ai voti, l'indagine contesta anche falsificazioni nei fogli di presenza e nelle ore di attività extracurriculari per l'anno scolastico 2020/2021. Goffredo, insieme alle docenti Maria Piera Adamo e Giuseppina Sandra Anania, avrebbe manipolato i registri per ottenere compensi extra, con ore di lavoro inesistenti, alterando così i dati per evitare possibili procedimenti penali legati a truffe ai danni dello Stato. Secondo l'accusa anche atteggiamenti persecutori della dirigente nei confronti di tre insegnanti.

Il Garante Marziale: "Rischio di gravi ricadute l'alterazione dei voti"   
Lapidario il commento del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, al riguardo degli accadimenti ipotizzati dalle autorità inquirenti al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme: “Se fosse vero, che anche solo grazie all’accesso nel registro elettronico sono stati abbassati i voti al figlio di un docente “dissidente” per ritorsione, chi ne sarebbe responsabile dovrebbe essere allontanata dal sistema scolastico per sempre”. “Il merito, finanche inserito nella denominazione ministeriale insieme ad istruzione, è lo strumento con il quale si genera nel discente l’autostima, ma soprattutto l’onestà intellettuale – spiega Marziale – perché è nel giudizio consapevole che l’adolescente acquisisce i parametri della propria maturazione. Se il processo viene distorto si rischia di instillare nel soggetto in divenire sfiducia nelle istituzioni e i germi della corruzione”. Così conclude il Garante: “Ci sono troppi “cerchi magici” in giro, fondati sul potere anche effimero e sulla corruzione. Che possano esserci anche a scuola non mi stupisce, ma se scovati devono essere potati alla radice senza possibilità di ricrescita”.
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