La riorganizzazione della macchina amministrativa della Regione continua a generare tensioni all’interno della Cittadella. E anche se la strada appare ormai tracciata, con il dipartimento Risorse umane che si appresta a inviare alla Giunta la proposta di delibera, non tutti sono d’accordo con le scelte operate dalla struttura guidata dalla dirigente Marina Patrizia Petrolo e naturale conseguenza del rimpasto dell’esecutivo varato qualche settimana addietro. All’esito dell’ultimo confronto andato in scena alla Cittadella emerge come all’interno del fronte sindacale le posizioni siano diversificate. Con Cgil e Cisl, che pur contestando l’assenza di un’adeguata istruttoria tale da fornire tutti gli elementi conoscitivi necessari per consentire alla parte sindacale di proporre le proprie eventuali osservazioni, sostanzialmente condividono la proposta presentata dalla Regione. E con la Uil che invece sposa una posizione più oltranzista. Con il segretario della Uil Fpl, Walter Bloise, che attacca: «Dalla documentazione inviata, priva di istruttoria e motivazioni, a corredo dell’informativa, non è stato possibile desumere, oltre che le motivazioni, l’incidenza delle modifiche proposte sulla macchina amministrativa regionale, rispetto all’organizzazione esistente; allo stesso tempo non è stato possibile desumere quali siano gli obiettivi e le indicazioni ricevute dall’organo politico per migliorare e riorganizzare i Dipartimenti e i Settori sottesi, tenuto conto, anche, che la modifica proposta, se approvata, produrrà la decadenza degli incarichi dirigenziali afferenti ai Settori soppressi e/o modificati».
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