Traffico illecito di rifiuti, assolta l’ex presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonella Stasi
L’ex presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonella Stasi, è stata assolta dall’accusa di associazione a delinquere per traffico illecito di rifiuti che le era stata contestata nel marzo del 2021 dalla Dda di Catanzaro nell’ambito dell’operazione Erebo Lacinio che coinvolgeva la società Verdi Praterie del gruppo Marrelli di Crotone. Assolti anche tutti gli altri otto imputati nel processo con tiro abbreviato che si è concluso stamani davanti al gup distrettuale di Catanzaro Sara Merlini. Secondo la Dda Stasi e gli altri avevano costituito un’associazione per delinquere finalizzata al conseguimento degli incentivi pubblici erogati dal Gse (Gestore dei servizi energetici), per la produzione di energie da fonti rinnovabili oltre che al traffico illecito di rifiuti. L’inchiesta coordinata dalla Dda ed eseguita dai militari della Guardia di finanza di Crotone aveva portato all’emissione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Isola Capo Rizzuto nei confronti Antonella Stasi, proprietaria dell’azienda, del rappresentate legale della società, Anna Crugliano e di due dipendenti amministrativi: Francesco Carvelli e Salvatore Succurro. Tutti interdetti, inoltre, dall’esercizio dell’attività professionale per 12 mesi. Per altre due persone, Antonio Muto e Raffaele Rizzo venne disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Secondo quanto emerso dall’indagine sarebbero state commesse una serie di violazioni già nell’allestimento dell’impianto di biogas all’azienda Verdi Praterie mediante la presentazione dei documenti al Gestore dei servizi energetici nazionale. La Guardia di finanza segnalava che in questo modo la società avrebbe percepito indebitamente nel periodo dal 2011 al 2018 incentivi pubblici per oltre 14 milioni di euro.