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I tentacoli della 'ndrangheta in Trentino, la Corte di Cassazione respinge i ricorsi di Morello e Denise

20061011 - PONTEDERA - ROMA - POL - SCIOPERO AVVOCATI: CAMERE PENALI, ADESIONE MASSICCIA. Toghe di magistrati poggiate su alcune sedie di un'aula del tribunale di Pontedera (Pisa). Una ''massiccia adesione'' sta caratterizzando il primo dei tre giorni di astensione dalle udienze indetti dall' Unione delle Camere Penali Italiane ''per difendere la parte relativa alla distinzione delle funzioni della riforma dell'ordinamento giudiziario e l'assetto culturale della professione forense''. Lo rende noto Giunta dell' Unione, recentemente rinnovata sotto la presidenza di Oreste Dominioni, che esprime ''grande soddisfazione per l'adesione totale alle battaglie ideali dell'avvocatura penale''.FRANCO SILVI - ANSA - I51

La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dell’imprenditore Domenico Morello e dell’operaio Pietro Denise, condannati in appello a dieci anni il primo e a 6 anni e otto mesi il secondo nell’ambito del procedimento scaturito dall’indagine «Perfido», sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nel settore del porfido in Trentino. Lo riporta la stampa locale.
Gli avvocati dei due imputati avevano insistito sull'estraneità dei loro assistiti nei confronti delle accuse mosse dalla Procura, in particolare in relazione all’associazione a delinquere di tipo mafioso. La Sesta sezione della Corte ha tuttavia rigettato le memorie difensive, confermando la condanna in secondo grado. Le motivazioni verranno depositate nelle prossime settimane. Lo scorso maggio, la Cassazione aveva respinto anche il ricorso presentato da Saverio Arfuso, condannato a otto anni e dieci in giudizio abbreviato.

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