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Alta velocità in Calabria, sin qui soltanto annunci e nulla di concreto

Il tratto a sud di Praia a Mare avvolto nel “mistero”. Nonostante i proclami di Salvini, il secondo lotto sarà attivato non prima del 2030

L’Alta velocità ferroviaria in Calabria? In un futuro prossimo, chissà. La tempistica, ad oggi, appare fumosa e ciò al netto delle dichiarazioni politiche di parte. Considerando il cronoprogramma offerto da Ferrovie dello Stato, l’integrazione tra Campania, Basilicata e Puglia sarà realtà entro agosto 2027. L’unico tratto la cui attivazione rientra (almeno dalle ipotesi progettuali) nello stesso intervallo temporale del quadrilatero Napoli-Battipaglia-Taranto-Bari è quello compreso tra Battipaglia e Romagnano. Da queste parti è previsto che i treni Av inizino a circolare nel dicembre 2026. Per la Calabria se ne parlerà più avanti. E d’altronde basterebbe citare l’orizzonte temporale fornito dal gruppo Fs, nonostante l’ottimismo dispensato dal ministro Matteo Salvini, per rendersene conto: l’attivazione del lotto Praia a Mare-Paola è prevista a dicembre 2030, un anno prima (sempre se non si registreranno intoppi) quella del raddoppio della galleria Santomarco (tratta Paola-Cosenza).
Quanto all’esborso, per l’intero intervento è stimato ad oggi un costo complessivo di circa 30 miliardi, dopo la revisione che si è resa necessaria anche a seguito dell'adeguamento eccezionale dovuto al rincaro dei costi dei materiali. Il progetto è articolato in più lotti: il lotto 1 Battipaglia-Praia ha uno sviluppo complessivo di circa 127 chilometri. Nel dettaglio, il lotto 1a Battipaglia-Romagnano è individuato come prioritario ed è stato inserito nel Pnrr. Nei pressi di Romagnano è poi prevista la realizzazione dell'interconnessione dispari che consentirà il collegamento con l'attuale linea Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto. I lotti 1b e 1c Romagnano-Praia si dirameranno in direzione sud fino a una nuova fermata intermedia prevedendo l'interconnessione con la linea Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto per proseguire poi verso l’area costiera dove l'infrastruttura si affiancherà alla linea tirrenica esistente terminando in corrispondenza di Praia, in Calabria.

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