La mancata stabilizzazione degli insegnanti di sostegno mette in crisi il settore scolastico. Motivo per cui, a seguito della manifestazione svoltasi lo scorso 4 settembre presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito a Roma, il coordinamento regionale del Comitato Docenti di Sostegno ha organizzato un sit-in che si è tenuto ieri davanti all’Ufficio Scolastico regionale a Catanzaro Lido ancora diretto per qualche settimana dalla dirigente Antonella Iunti. Durante la protesta, sostenuta da Flc Cgil, dall’associazione “Ali d’Aquila” e dall’Associazione Sociologi Italiani, le manifestanti hanno attenzionato non solo le questioni irrisolte, come la precarietà dei docenti di sostegno, ma anche le proprie richieste fra cui una graduatoria permanente per il loro reclutamento, la formazione gratuita per gli insegnanti e il blocco dell’immissione “a pettine” nelle graduatorie provinciali per le supplenze dei titoli, in attesa di riconoscimento di equipollenza sia esteri sia dei corsi Indire, oltre alla riconsiderazione dei punteggi per titoli ed abilitazioni per sanare le disparità create. «Qui all’Ufficio scolastico Calabria, - ha sostenuto la docente della scuola secondaria di secondo grado, Antonella Bevacqua - chiediamo per la regione Calabria che vengano fuori i posti in organico di diritto perché non è possibile che nella regione Calabria quando esce un concorso da art. 59 o da procedure straordinarie ci siano sempre zero posti. Questo è uno svilimento vero e proprio della nostra professione. Chiediamo stabilità non solo per noi ma stabilità per i nostri alunni con disabilità e per tutti gli alunni perché ad essere in crisi è tutto il sistema scolastico e quindi stabilità per le famiglie».