Frastagliata come la costa che unisce da nord a sud ma anche costellata di croci e fiori, lasciati a testimonianza di quanti hanno perso la vita nelle centinaia di incidenti stradali. Si parla da anni, ormai da decenni, della strada statale 106 e della necessità del suo ammodernamento. Un argomento, talvolta, persino divisivo tra chi addossa ogni colpa alle condizioni di un’arteria ancora in gran parte a carreggiata unica e chi, invece, preferisce scaricare tutte le responsabilità sulla condotta degli utenti della strada.
Se a fare chiarezza su tali aspetti possono essere solo le sentenze giudiziarie, c’è però un tassello decisivo che potrebbe fornire un contributo essenziale nel miglioramento della sicurezza: l’ammodernamento totale del tracciato, completando quei tratti ancora legati a una viabilità da primi del Novecento.
Una tragica conta Nel 2024 sono già 25 le persone che hanno perso la vita lungo la ionica, dai territori del Cosentino al Reggino, passando per Crotone e Catanzaro. Numeri spaventosi se si pensa che l’associazione “Basta Vittime sulla 106” aveva registrato 22 decessi in tutto il 2023.
Una contabilità che, del resto, non si è mai arrestata collegando l’ultimo giorno dello scorso anno - con uno scontro auto-pullman, e una vittima, avvenuto a Badolato, nel Catanzarese - al 6 gennaio, quando quattro persone della provincia di Reggio Calabria hanno perso la vita in una tremenda carambola all’altezza di Montauro, sempre in provincia di Catanzaro, e proseguita con terribile cadenza fino a due giorni fa a Isola Capo Rizzuto, dove ha perso la vita un 23enne. Appena qualche giorno addietro a Trebisacce un altro impatto fatale costato la vita a un giovane di 22 anni. E scorrendo il calendario a ritroso, fino al 21 agosto, si arriva alla morte di un centauro 29enne a Sant’Andrea Ionio, in un violento impatto tra moto e auto, lungo uno dei punti più pericolosi del tracciato catanzarese. Numeri che non sono solo freddi dati ma vite spezzate, che richiedono misure importanti e rapide per dare sicurezza a quanti percorrono la statale 106, soprattutto in quei tratti dove ancora si attraversano paesi, si affrontano incroci e svincoli a raso, dove la vegetazione cresce “rigogliosa” e pressoché incontrollata e dove anche un errore di valutazione o la distrazione di un istante possono costare molto caro.
Lavori e progetti, ad oggi i tratti in variante e a doppia carreggiata operativi nel territorio calabrese sono risicati: 67 km in tutto. sui circa 400 tra lo Stretto e il Pollino, nelle province di Cosenza, Catanzaro e Reggio. Sono in fase di realizzazione i lavori sul terzo Megalotto Sibari-Roseto Capo Spulico, su circa 38 km, partiti nel 2020. Stando ai dati Anas si è al 61% di avanzamento. In tutto sono 12 gli interventi sul tavolo secondo il piano commissariale che punta a una riqualificazione dell’arteria calabrese sia con doppie carreggiate che con interventi di adeguamento e messa in sicurezza. Rilevante la programmazione, appena entrata in una fase nuova con i bandi per la progettazione esecutiva, per il tratto Catanzaro-Crotone (oltre 2 miliardi di investimento per 44 km); tra Crotone e Rossano si è invece al progetto di fattibilità tecnico-economica.
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