La notizia del loro sbarco negli ospedali calabresi alla fine del 2022 era stata accolta con diversi stati d’animo: gioia (poca), freddezza, ironia, astio, più o meno palese. I fatti hanno dimostrato che dal punto di vista professionale ci sanno fare. Sono state infatti tantissime le manifestazioni di affetto e gratitudine nei confronti dei 278 medici cubani che sono giunti nella nostra regione nell’ultimo anno e mezzo. Una scommessa che può essere considerata vinta, tanto che due giorni fa il governatore Roberto Occhiuto ha annunciato l’arrivo di nuovi sanitari caraibici nei presidi calabresi.
L'accordo tra Regione Calabria e Agenzia governativa di Cuba era stato sottoscritto nell'estate del 2022 e prevedeva un totale di 497 medici da impiegare fino al 2025 negli ospedali calabresi.
«Stiamo lavorando per abbattere la burocrazia – ha dichiarato il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto - e far arrivare il prima possibile dei nuovi medici cubani a supporto della sanità calabrese». Occhiuto, in un post su Instagram, ha rilanciato l’intenzione di reclutare «altri 200 o anche 300 medici cubani. Prendiamo tutti i medici cubani che possiamo per potenziare la dotazione di personale nei pronto soccorso e nelle ambulanze».
Una notizia, quella lanciata da presidente Occhiuto, che il direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia aveva già anticipato nella lunga intervista che aveva rilasciato lunedì scorso a Gazzetta del Sud.
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