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I sussidi della Regione arrivano dopo... 32 anni: la paradossale storia di un’azienda del Cosentino

Volendo buttarla sull’ironia si potrebbe dire: meglio tardi che mai. Il riferimento è alla paradossale - per usare un eufemismo - storia che arriva dalla Cittadella regionale. Già, perché dopo 32 anni di attesa, il dipartimento Agricoltura ha finalmente liquidato le somme spettanti ad una ditta del Cosentino come aiuto per il ritiro dei seminativi della produzione. Introdotto dall’Ue nel 1988, consisteva nel ritiro dalla produzione di una determinata quota della superficie agraria utilizzata: questa doveva essere lasciata a riposo per periodi più o meno lunghi (anche fino a 20 anni). La pratica agronomica era ispirata dalla necessità di controllare la sovrapposizione di cereali, e di altri seminativi, al fine di evitare gli effetti depressivi sui prezzi agricoli.
Sulla scorta di questa normativa l’azienda ha presentato domanda nel 1992, proprio al fine di ottenere il sostegno della Regione relativo alle mancate attività. Da quel momento è iniziato il lungo e misterioso iter burocratico della pratica che è passata da una scrivania all'altra, da un Dirigente a un altro, in seguito a cambi di settori, pensionamenti, che hanno fatto soggiornare la domanda in vari cassetti costringendo il richiedente a una estenuante peripezia, a scrivere, telefonare, fare viaggi a Catanzaro per cercare di capire che fine aveva fatto la sua istanza. E così da una scrivania all'altra, da un cassetto all'altro, da un dirigente all'altro, dopo ben 32 anni la pratica è approdata alla scrivania giusta. Qualcuno l'ha presa seriamente in carico ed è riuscito a portarla a compimento.
E tuttavia la storia non finisce qui. La pratica, nel frattempo, è stata trasmessa alla Agea che dovrà fare il pagamento. Quanto tempo si dovrà attendere per completare l’iter?

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