Il lungo “inverno” del settore edile in Calabria tra aiuti teorici, bonus e crediti incagliati
Permane l’impasse sugli aiuti della Regione al settore edilizio. Complice (probabilmente) la pausa estiva, e il blocco (quasi) totale delle attività alla Cittadella, non c’è ancora traccia delle modalità attuative della legge (le cosiddette linee-guida), comprendenti anche l’attivazione di una piattaforma online per il monitoraggio delle cessioni dei crediti da parte delle imprese. Come si ricorderà, il provvedimento approvato lo scorso mese di maggio era finalizzato ad ottenere la compensazione dei crediti attraverso gli enti pubblici economici regionali (come Sacal, Consorzio unico di bonifica e Agenzia per lo sviluppo delle aree industriali) e le società partecipate controllate. Una misura, quindi, pensata e varata per alleviare le difficoltà finanziarie di quelle tante imprese che, dopo aver praticato lo sconto in fattura e acquisito il relativo credito fiscale ai sensi del decreto legge 34/2020, hanno difficoltà a monetizzarlo per l’intervenuta congestione del sistema delle cessioni dei crediti. Sulla vicenda torna nuovamente a premere la Fillea Cgil. Il segretario regionale dell’organizzazione, Simone Celebre, ha inviato una comunicazione ufficiale al presidente della Giunta calabrese, Roberto Occhiuto. «La scrivente Federazione - si legge nella pec recapitata al decimo piano della Cittadella - ha, nelle scorse settimane, attenzionato la problematica agli organi di stampa, sollecitando il dipartimento interessato a voler emanare le linee guida sulla legge per la compensazione dei crediti attraverso gli enti pubblici economici regionali e le società da esse controllate. A tutt’oggi nessun riscontro è pervenuto alla scrivente. Ci preme ricordare che la tempistica di emanazione delle linee guida doveva avvenire entro il 30 giugno 2024. In considerazione di quanto esposto, la scrivente chiede, pertanto, un Suo urgente intervento al fine di garantire tempestività nell’adozione del provvedimento di queste linee-guida». E sulla stessa linea si colloca pure Roberto Rugna, presidente dell’Ance Calabria: «Bisogna fare presto perché le imprese del settore edile si trovano in una situazione d’emergenza e dunque è necessario offrire loro un supporto». Il “mercato” in nero dei crediti Proprio quella delle retribuzioni arretrate è un problema che si sta espandendo a macchia d’olio in Calabria.