La Calabria è un balcone infinito che s’affaccia sulle meraviglie del suo mare, col blu che cambia solo di tonalità, fino a sfumare tra cielo e acqua. E il blu è anche il colore delle bandiere che sventolano sulle sue spiagge più belle. L’incanto è una costa che non finisce mai, una meraviglia di 789 chilometri con fondali variabili, scogli che s’infilano negli abissi, calette naturali. Il Mare Nostrum è un cono ricco di luci e di colori dove storia e leggenda si combinano all’interno di percorsi secolari, delle sue trasparenze, della sua vastità. Il Mediterraneo ha sempre ispirato la filosofia meridionale dei calabresi. Ma da anni qualcosa non va, il mare sta cambiando. Colpa di un clima sempre più “pazzo” e, soprattutto, dell’uomo che con le sue dimenticanze ha rovesciato gli equilibri dell’ecosistema oltraggiando la bellezza e la purezza di queste acque. L’anima del nostro mare è diventata rabbiosa e buia, la sua pelle appare sempre più screpolata da chiazze scure e maleodoranti. Acque tristi, solitarie, sporcate da depuratori che non depurano, da rifiuti abbandonati ovunque, e dai tanti scarichi abusivi. Un mare che si sta ammalando di una malattia strana, la sua temperatura sale e le acque si riempiono di pustole brune che galleggiano e s’ingrossano seguendo la corrente.
Il viaggio delle Golette
Nei giorni scorsi, Goletta Verde ha presentato i risultati del monitoraggio scientifico. Dati che disegnano diagrammi incerti dello stato di salute di mari e laghi italiani. Certo, per quanto riguarda l’inquinamento, la situazione sembra migliorare visto che, rispetto al 2023, ci sono 3 punti critici in meno (14 contro gli undici di un anno fa). Ma Goletta Verde lancia l’allarme tropicalizzazione. «Tra le minacce per lo stato di salute della qualità delle acque di mare e laghi – hanno spiegato durante la presentazione del report –, preoccupa anche l’accelerata della crisi climatica nel 2024: dall’emergenza siccità mai finita che ha colpito soprattutto il sud Italia con laghi quasi in secca, all’aumento degli eventi meteo estremi mettendo sotto stress gli impianti di depurazione; dalla tropicalizzazione del mar Mediterraneo, all’invasione delle specie aliene come il granchio blu». Un bilancio, in sintesi, preoccupante quello delle Golette su cui per Legambiente bisogna intervenire.