Quella che hanno vissuto sabato 3 agosto circa cinquanta sordi calabresi e di altre regioni d’Italia, non è stata una semplice escursione, ma un’esperienza che ha permesso loro di scoprire le bellezze del territorio di Mesoraca, di apprezzarne la maestosità della natura e di vivere più di due ore di pura magia.
Attraverso i sentieri del paradiso naturalistico della Riserva Regionale del Vergari che scorrono tra secolari
castagni, profumatissime felci, piccole gole e panorami mozzafiato, Pietro Cistaro, Giuseppe e Guido Scalzi,
tra i più esperti conoscitori della Riserva, hanno accompagnato gli escursionisti nel greto del fiume Vergari, in località Carrozzella, dove hanno avuto la possibilità di ritemprarsi, trovare frescura, fare il bagno o
mettere i piedi stanchi ammollo nelle sue limpide e cristalline conche d’acqua. Organizzata dalla delegazione regionale FSSI e dal Consiglio Regionale ENS Calabria, la giornata ha compreso anche un momento istituzionale nella sala consiliare del comune di Mesoraca, dove il gruppo è stato accolto dal
sindaco e dalle consigliere comunali Giovanna Provveduto e Anna Italia Londino. Dopo uno scambio di doni tra il sindaco Annibale Parise e il presidente ENS Antonio Mirjiello, alcuni partecipanti, tra cui il delegato
regionale FSSI Francesco Scalise, grazie all’interprete LIS Francesca Barberio, hanno raccontato la splendida giornata.
A colpirli maggiormente è stata la varietà di piante che vivono nella Riserva. Una pianta, in modo particolare, ha suscitato la curiosità e l’interesse degli escursionisti: l’orniello, un genere della famiglia delle oleacee, a Mesoraca conosciuta con il nome di frassino, che produce la manna, un prodotto zuccherino a forma di cannolo, che molti hanno assaggiato. Una ricchissima cena sociale in un ristorante di Mesoraca, con tanto di taglio di torta, ha concluso la meravigliosa giornata che tutti hanno detto di voler replicare prossimamente, visitando altri meravigliosi siti e monumenti di questo territorio, come il villaggio Fratta, il centro storico, la chiesa barocca del Ritiro, il Santuario del SS. Ecce Homo, i ruderi dell’abbazia cistercensedi S. Angelo del Frigillo e le grotte rupestri in località Casalini.
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