Calabria

Domenica 24 Novembre 2024

Alloggi sociali in Calabria, possibile il riscatto per chi non possiede altri immobili

Gli alloggi popolari di Savutano a Lamezia

Chi vive da almeno 7 anni in un alloggio di edilizia sociale, sovvenziato con il contributo della Regione, potrà riscattare l’unità immobiliare ad uso abitativo oggetto del contratto di locazione, acquistandone la proprietà. È racchiusa in questo passaggio la novità sostanziale contenuta nella proposta di legge depositata in Consiglio regionale da alcuni rappresentanti della maggioranza - tra loro ci sono il presidente dell’Assemblea, Filippo Mancuso, e il vice Pierluigi Caputo - e che possiede una duplice finalità: sociale e politica. «Sociale - si legge nella relazione che accompagna il provvedimento - perché l’introduzione del riscatto produce una “tranquillità delle famiglie” locatarie con la garanzia di livello di certezza giuridica; politica perché si pone come rimedio contro la disuguaglianza abitativa e combatte l’esclusione sociale». Si tratta di una misura partorita dal centrodestra al culmine di interlocuzioni andate avanti negli ultimi mesi con Ance e Legacoop Calabria.

I requisiti richiesti

I conduttori degli alloggi di edilizia sociale per esercitare il diritto di riscatto non devono essere proprietari, unitamente agli altri componenti del proprio nucleo familiare, di altra abitazione. La proposta normativa riguarda alloggi in locazione, circa 800 prendendo in considerazione nei centri principali, destinati a persone appartenenti all’area del disagio sociale, con soggetti attuatori pubblici e privati - imprese di costruzione, cooperative - destinatari dei finanziamenti regionali. Il contributo a fondo perduto della Regione previsto fino ad un massimo dell’80% del quadro tecnico economico, di fatto concorre per non oltre il 60/65% dei costi di costruzione. Pertanto il 35/40% dei costi vengono ad essere sostenuti dai soggetti attuatori. Il locatario per il riscatto paga il fitto (25 anni) attualizzato al soggetto attuatore attraverso l’accollo del mutuo contrattualizzato o con altra forma di pagamento ritenuta confacente e conveniente dallo stesso.

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