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Calabria, migliaia di famiglie vivono grazie ai sussidi dello Stato

Un momento del pranzo "Il pasto dell'incontro" per migranti, rifugiati organizzato presso la mensa San Giovanni Paolo II della Caritas diocesana di via Marsala, Roma, 19 giugno 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

Una Calabria ancora troppo fragile sul fronte del lavoro costretta a ricorrere ai sussidi dello Stato per non lasciare migliaia di famiglie senza aiuti. I dati dell’Inps certificano che le nuove misure disposte dal nuovo governo nazionale di centrodestra vedono la nostra regione ancora tra quelle con i tassi più elevati di richieste di “Adi” (assegno di inclusione) e “Sfl” (supporto per la formazione e lavoro).
L’Adi è una misura “giovane” e ha sostanzialmente preso il posto dell’ex Reddito di cittadinanza che ha fornito un corposo sostegno a tante famiglie. Adottato durante la presidenza di Giuseppe Conte, è stato archiviato e sostituito appunto con la nuova misura che da gennaio al 30 giugno vede 697mila domande accolte di cui 482mila solo al Sud e prevede la suddivisione degli utenti in tre fasce. In Calabria in questi primi mesi dell’anno sono 52.411 i nuclei familiari coinvolti. Numeri molto elevati considerando che le altre tre regioni Lazio, Campania e Sicilia rispettivamente con 60mila, 169 e 145 hanno residenti molto più numerosi della Calabria. Il dato è ancora più emblematico se si confronta quello calabrese con quello della Lombardia dove sono 43mila i nuclei familiari beneficiari del sostegno dello Stato ma che conta quasi 10 milioni di abitanti.
Molto elevata anche la platea dei beneficiari del Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) che è una misura di attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa. Sfl al di là dei numeri è partita con il freno a mano tirato, con complessità gestionali molto rilevanti. Anche questa misura, concepita come una sorta di sussidio alla riqualificazione formativa e tecnica dei richiedenti finalizzata al rientro o al primo ingresso nel mondo del lavoro, la Calabria è quarta dietro a Campania, Sicilia e Puglia.

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