Due tecnici d’area e maggiore peso (e deleghe) ai rappresentanti di Fratelli d’Italia. Quello varato da Roberto Occhiuto sarà pure un rimpasto “mini” ma non nella sostanza politica. Già, perché nella nuova fase che si è aperta ufficialmente ieri ci sono diversi elementi di cui bisogna tenere conto. Intanto, il nuovo esecutivo regionale è il riflesso dei rapporti di forza emersi dopo le Europee. Basti pensare ai nuovi incarichi assegnati ai meloniani Filippo Pietropaolo e Giovanni Calabrese. Il primo acquisisce i gradi di vicepresidente finora detenuti dalla forzista Giusy Princi, che esce di scena dopo la promozione a Strasburgo; l’altro oltre alla conferma della delega al Lavoro mette nel carniere anche Ambiente e Turismo, materie strategiche in un territorio come la Calabria.
A conti fatti, la promessa formulata da Occhiuto («chiederò una maggiore assunzione di responsabilità ai partiti alleati») mesi addietro può ritenersi mantenuta. Le “sorprese”, semmai, sono altre e riguardano la defenestrazione della leghista Emma Staine e la contestuale nomina di Caterina Capponi, docente reggina già in campo con il Carroccio alle Politiche del 2022. Il cambio della guardia all’interno della Lega calabrese - attraversata da tensioni e veleni come potete leggere nell’articolo a destra - è la conferma dei mutati equilibri nel partito, con l’ala reggina (guidata dai consiglieri Giuseppe Gelardi e Giuseppe Mattiani) che è riuscita ad ottenere quanto sperava a dispetto della corrente Furgiuele-Raso. Ma la nomina di Capponi rappresenta pure un messaggio “implicito” di Occhiuto a chi - vedi Simona Loizzo e Katya Gentile - rivendicava spazio e ruoli nel territorio (Cosenza) dove il governatore e Forza Italia vogliono continuare ad esercitare la loro leadership.
Sorprende, al tempo stesso, la designazione di Caracciolo, un passato ai vertici della Prefettura di Reggio Calabria, e nome tenuto coperto fino all’ultimo dal presidente della Giunta e dal suo fido scudiero Francesco Cannizzaro. Alla dirigente del Viminale, che raccoglie i settori finora gestiti da Princi, toccano inoltre i Lavori pubblici, l’Urbanistica e i fenomeni migratori.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia