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Mutui per salvare le scuole calabresi, appello di Corbelli (Diritti Civili): “Si riaprire i cantieri”

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in commissione Bilancio alla Camera a Roma, 27 dicembre 2023.ANSA/Giuseppe Lami

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, rivolge un appello al ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti: “perché, così come richiesto dal suo collega dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, dia l’ok alla riattivazione dei mutui (BEI) per salvare le 1000 nuove scuole in costruzione in Italia (31 sono quelle calabresi), i cui lavori sono fermi da più di 4 anni, causa pandemia e per i mancati interventi del precedente esecutivo Draghi e, in qualche caso, per ritardi e inadempienze di alcuni comuni. Le importanti opere sono bloccate perché non essendo state completate nei tempi previsti, i mutui sono scaduti e perciò inutilizzabili. Per riaprire i cantieri è necessario perciò riattivare questi finanziamenti. Compito questo che spetta al MIUR e al MEF (che deve dare l’ok finale al decreto di rifinanziamento) che continuano, da molti mesi, a interloquire per la soluzione di questo problema. Manca adesso solo il via libera di Giorgetti alla richiesta di Valditara. Corbelli, che insieme alla Regione Calabria, al presidente Roberto Occhiuto, alla sua vice, con delega all’Istruzione, Giuseppina Princi, neoeletta parlamentare europea, e al dirigente del Settore Lavori Pubblici, ing. Francesco Tarsia, porta avanti questa campagna da oltre 2 anni e mezzo (dal dicembre 2021). La situazione sembrava dovesse sbloccarsi nel corso dell’ultimo incontro Stato-Regioni del febbraio scorso invece inspiegabilmente (così a parere dei partecipanti al tavolo tecnico) per la soluzione del problema si è rinviato ad una nuova riunione prevista entro questo mese di luglio. Questo nonostante fosse tutto già definito e pronto da tempo, avendo chiesto in questi mesi il Ministero dell’Istruzione e ottenuto da tutte le Regioni la documentazione necessaria (prodotta e ripetuta, dalle stesse Regioni, sempre la medesima documentazione, per ben tre volte!). Per questo, come detto, l’ulteriore rinvio è stato, dalle Regioni, giudicato inspiegabile. Una storia che sta diventando sempre più assurda e incomprensibile. Sono oltre 4 anni, infatti, che non si riesce a risolvere questo problema nonostante le richieste di tutte le Regioni e, in alcuni casi, come ad esempio, la Calabria, negli ultimi 2 anni e mezzo, anche le forti e continue pressioni. Per questo oggi la questione nuove scuole deve essere subito risolta. Confido perciò, ora, con il nuovo appello al ministro Giorgetti, in un suo immediato intervento risolutivo, per consentire così subito la ripresa e l’ultimazione dei lavori di queste importanti, nuove, moderne e sicure strutture scolastiche, considerato anche che in molti comuni si è costretti a ricorrere a edifici privati per via della scarsa sicurezza dei vecchi plessi, con un ulteriore aggravio per l’erario e con anche notevoli disagi e rischi per gli studenti e il personale scolastico, per la precarietà e pericolosità di certe situazioni”.

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