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Calabria, l’atto d’accusa di Cgil, Cisl e Uil: «Troppe vertenze ancora irrisolte»

Chiesto un incontro urgente ad Occhiuto. Le priorità: Abramo Customer Care, trasporto pubblico, tirocinanti e bonifica dei siti nel Crotonese

Snocciolano «alcune delle principali vertenze lavorative ancora irrisolte nella nostra regione», indicano priorità e chiedono soluzioni: Cgil, Cisl e Uil tornano alla Calabria sulle emergenze occupazionali del territorio calabrese, sollecitando - mossa concordata in una riunione congiunta delle segreterie regionali - un incontro urgente al governatore, Roberto Occhiuto.
«La situazione – scrivono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Mariaelena Senese – è diventata insostenibile e le segreterie unitarie richiedono un intervento immediato e risolutivo da parte delle istituzioni regionali e nazionali. La crisi che ha colpito l’Abramo Customer Center rischia seriamente di avere ripercussioni gravissime sui lavoratori e sulle loro famiglie. I dipendenti, che per anni hanno garantito servizi essenziali con professionalità e dedizione, si trovano ora a fronteggiare incertezze lavorative e salariali. È necessario discutere delle possibili soluzioni per garantire la continuità occupazionale e salvaguardare i posti di lavoro. Chiediamo che vengano esplorate tutte le opzioni possibili, incluse misure di sostegno e interventi per attrarre nuovi investimenti nel settore». E ancora: «Il settore del trasporto pubblico locale in Calabria – incalzano Sposato, Russo e Senese – affronta problematiche croniche che minano la qualità del servizio e la sicurezza dei lavoratori. Un esempio evidente di queste difficoltà è l’azienda Amaco, che dopo il fallimento ha lasciato 120 famiglie nel limbo di un futuro incerto. È cruciale costruire una soluzione condivisa che salvaguardi i livelli occupazionali, garantendo al contempo una mobilità cittadina di qualità. La carenza di risorse, la vetustà dei mezzi e le difficoltà gestionali stanno portando il settore al collasso. È urgente un piano di intervento che preveda investimenti mirati al rinnovo del parco mezzi, alla formazione del personale e alla riorganizzazione del servizio per rispondere alle reali esigenze dei cittadini calabresi».

 

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