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Monitoraggio e Cup tutti collegati, il piano per ridurre le liste d’attesa in Calabria

Ecco le misure del decreto sulla sanità che il governo approverà nei prossimi giorni

Abbattere le liste d’attesa nella sanità sembra essere diventata la priorità del governo nazionale e della struttura commissariale che guida il settore in Calabria. Tutto ciò è senz’altro positivo ma conferma la circostanza di essere di fronte a una situazione ormai insostenibile. Soprattutto a queste latitudini dove per sottoporsi a una colonscopia o ad una risonanza magnetica bisogna aspettare – in alcuni casi – anche un anno. Non è un caso che quello di ridurre i tempi per esami e interventi sia una costante nei richiami periodicamente inviati dai Ministeri che sovrintendono all’attuazione del Piano di rientro in questa regione.
Adesso si prova (finalmente) a voltare pagina con il decreto legge in arrivo tra qualche giorno in Consiglio dei ministri. Nella bozza del testo che circola in queste ore – suscettibile di eventuali aggiustamenti – si istituisce un sistema nazionale di governo delle liste di attesa, ossia l’interoperabilità tra Centro unico di prenotazione (Cup) e la piena sinergia dei Centri di prenotazione degli erogatori privati accreditati con i competenti Cup territoriali costituirà condizione preliminare, a pena di nullità, per la stipula degli accordi contrattuali per l’accreditamento delle strutture sanitarie. Fino a qualche anno fa, sempre per restare in Calabria, ogni Azienda sanitaria aveva il proprio Cup che funzionava male e non c’era neanche il catalogo delle prestazioni, così ogni Asp veniva remunerata con tariffe diverse per le stesse prestazioni.

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