Un inganno extraterritoriale. Consumato in danno di decine di calabresi attirati in trappola attraverso inserzioni sui social e, più genericamente, sulle rete. La “trappola”, ordita utilizzando postazioni collocate su territorio estero e conti correnti attivati in Gran Bretagna e nei paesi baltici, scatta offrendo agli internauti investimenti “convenienti”. Quanti abboccano si ritrovano apparentemente in contatto con presunti funzionari di finte banche o società finanziarie internazionali. Parlano in perfetto italiano, usano termini finanziari appropriati e appaiono dei consulenti efficienti e disponibili a ragionare a lungo su qualsiasi opzione possa essere messa a disposizione del “cliente” al quale propongono, come prova d’ingresso nel sistema, un piccolo investimento iniziale di 200 euro. Il contatto viene avvalorato anche da videochiamate durante le quali i truffatori internazionali compaiono all’interno di un ufficio bancario - come se fosse un set cinematografico - e colloquiano affabilmente con i malcapitati. Gli investitori sborsano la piccola somma versandola su un conto corrente acceso in una nazione straniera e ricevono delle “app” dalle quali possono direttamente seguire l’andamento dell’investimento. Si tratta, ovviamente, di proiezioni totalmente disancorate da qualsiasi forma reale di crescita e o decrescita dei possibili guadagni. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria