Il sistema dell’emergenza-urgenza non vive un buon momento in Calabria. Tra conflitti di competenze, il nuovo personale bloccato in una sorta di limbo e una rete che ancora è una lontana parente di quella immaginata da chi guida la struttura commissariale a capo della sanità. Basti pensare ai tanti disservizi annotati negli ultimi mesi in diverse zone disseminate tra il Pollino e lo Stretto. Tutti questi temi sono stati l’altro giorno al centro di un serrato confronto tra il commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, e i rappresentanti di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Il tavolo di confronto ha trattato le delicate materie dell’atto aziendale e del Piano dei fabbisogni 2024/2025 di Azienda Zero. Dal canto loro, i segretari generali Alessandra Baldari, Luciana Giordano e Walter Bloise hanno chiesto al commissario notizie in merito all’assunzione degli autisti soccorritori – il personale reclutato alla fine di gennaio dall’Asp di Cosenza, su delega di Azienda Zero, è ancora in attesa della chiamata in servizio –, alle procedure di mobilità extraregionale e al reclutamento del personale previsto nel Piano del fabbisogno. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria