Pericolo scampato (almeno per ora). La Commissione Ue ha infatti deciso di archiviare la procedura d’infrazione aperta contro l’Italia - e la Calabria - per la non conformità di questa regione alla direttiva comunitaria contro i ritardati pagamenti. A finire nel mirino di Bruxelles era stata la norma, introdotta nel 2022 con il decreto Calabria bis, che disponeva la sospensione dei pignoramenti nei confronti di Asp e Ao disposta per legge fino a dicembre 2025. Dopo il primo stop imposto dalla Corte costituzionale il Parlamento ha approvato una norma simile ma dall’orizzonte temporale meno esteso: stop ai pignoramenti fino a dicembre 2023. L’accorgimento legislativo si è rivelato insufficiente, tanto da rendere necessario, a qualche mese di distanza, il via libera a un ulteriore provvedimento di abrogazione della norma. Tuttavia, sul tavolo, resta sempre il nodo della ricognizione del debito. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria