Abbattere le liste d’attesa e l’impiego di medici gettonisti. O, come nel caso della Calabria, limitare il ricorso all’utilizzo di camici bianchi di nazionalità straniera (cubani, in particolare) ad oggi fondamentali per il mantenimento in vita di alcuni reparti ospedalieri. Vanno in questa direzione gli emendamenti al decreto Pnrr, approvati in commissione Bilancio alla Camera, che facilitano le assunzioni degli specializzandi segnando un avanzamento verso la fine del tetto di spesa per le assunzioni nella sanità. Una delle norme approvate nelle scorse ore abolisce il limite di 18 mesi per la durata massima del contratto per il reclutamento degli specializzandi in un'Azienda sanitaria che non è inserita nella rete formativa della Scuola di specializzazione cui sono iscritti. Grazie a questo provvedimento, si potranno assumere gli specializzandi per tutta la durata residua del corso.
In buona sostanza, i medici potranno essere indirizzati - a partire dal secondo anno di specializzazione - anche nei piccoli ospedali di periferia spesso a corto di personale e in difficoltà nell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza, per come denunciato a più riprese dalla struttura commissariale che guida la sanità calabrese e dai responsabili dei singoli presìdi. Insomma, nuova linfa in arrivo in prossimità dell’entrata in vigore della nuova rete ospedaliera.
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