In diciassette dovranno affrontare il processo, mentre per quattro è scattata la prescrizione. È questo l’esito dell’udienza preliminare svoltasi dinanzi al gup di Vibo Valentia per il filone di “Rinascita Scott” rimasto alla Procura ordinaria non essendo contestate le aggravanti mafiose ai ventuno imputati. Nel procedimento sono coinvolti anche imprenditori, politici e funzionari di uffici giudiziari e governativi. Tra loro c’è l’ex sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, che è stato assolto nel troncone principale (rito ordinario) del maxiprocesso – a fronte di una richiesta di 18 anni da parte della Dda di Catanzaro – per cui è stata pronunciata la sentenza di primo grado lo scorso 20 novembre nell’aula bunker di Lamezia Terme. Ci sono inoltre un assistente giudiziario del Tribunale, Danilo Tripodi (42 anni, di Vibo), condannato a un anno nel troncone principale a fronte di una richiesta di 17 anni; un funzionario della Prefettura, Michele Larobina (65 anni, di Arena), e il fratello Nicola (61 anni, di Arena), ausiliario presso l’ufficio del Giudice di pace; Giovanni Giamborino (62 anni di Vibo), ritenuto dagli inquirenti uno degli uomini di fiducia del boss Luigi Mancuso e condannato a 19 anni e 6 mesi nel troncone principale. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria