Altri cinquantacinque medici cubani e il potenziamento della rete ospedaliera: doppia “boccata d’ossigeno”, almeno nelle intenzioni, per la sanità calabrese in perenne affanno. Le novità arrivano entrambe dalla Cittadella regionale, dove il governatore-commissario Roberto Occhiuto ha incontrato i dirigenti della società “Comercializadora de servicios médicos cubanos” e firmato il decreto che recepisce le indicazioni del Ministero della Salute sulla rete ospedaliera. Sul fronte del personale (che manca sempre), si è appreso che altri 55 medici cubani sono pronti a entrare in servizio in Calabria, affiancando i 273 già impiegati. Il presidente Occhiuto ha fatto trapelare la notizia su Instagram, pubblicando una “storia” sull’incontro con i dirigenti della società cubana. «Vorrei – dice Occhiuto – che questi 55 medici potessero essere impiegati tutti nei pronto soccorso, per fare i codici bianchi. So che è uno spreco di risorse perché in alcuni casi si tratta di medici con due specializzazioni, però io devo risolvere il problema dei pronto soccorso almeno evitare che la gente stia lì 10, 12, 13 ore». Si può fare. E presto, almeno così sembra, si farà. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria