Svolta all’orizzonte per gli addetti all’ufficio del processo assunti con i fondi del Pnrr. In Calabria se ne contano diverse decine. Giovani, per lo più avvocati e laureati in materie giuridiche, che ora potrebbero raggiungere l’agognata stabilizzazione grazie a una norma inserita nell’ultimo decreto legge approvato dal governo incentrato su disposizioni legate al Piano di ripresa e resilienza. L’ufficio per il processo è infatti una struttura organizzativa operativa nei Tribunali ordinari e nelle Corti d’appello con l’obiettivo di “garantire la ragionevole durata del processo, attraverso l’innovazione dei modelli organizzativi e assicurando un più efficiente impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Di recente, il personale precario che presta servizio in tali strutture, ha ottenuto la proroga del contratto a tempo determinato fino al 30 giugno 2026. La novità, adesso, è rappresentata dall’autorizzazione concessa al Ministero della Giustizia al Segretario della Giustizia amministrativa – in deroga alle norme previste dalla cosiddetta legge Madia (articolo 20 del decreto legislativo numero 75 del 2017) – a stabilizzare nei propri ruoli il personale addetto all’Ufficio del processo che risulta in servizio al 30 giugno 2026 e che ha lavorato per almeno 24 mesi continuativi nella qualifica di addetto Upp. La stabilizzazione, si legge nel decreto da pochi giorni pubblicato in Gazzetta ufficiale, avverrà in una modalità difforme rispetto a quella ordinariamente prevista, mediante «selezione comparativa sulla base dei distretti territoriali e degli uffici centrali, nei limiti delle facoltà assunzionali maturate e disponibili a legislazione vigente e dei posti disponibili in organico, con possibilità di scorrimento fra i Distretti». L’ultimo decreto concede pure la possibilità ai vincitori di concorsi indetti per l’assunzione a tempo indeterminato presso altre pubbliche amministrazioni di differire l’entrata in ruolo fino alla scadenza del contratto. Questo particolare provvedimento va a vantaggio coloro che hanno vinto anche altri concorsi e desiderano una maggiore stabilità entrando nella Pa come addetti all’ufficio del processo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria