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I medici di famiglia diminuiscono: in Calabria 135 dottori in meno entro il 2026

Lo studio della Fondazione Gimbe su dati forniti dalla Sisac. Calabria prima per camici bianchi con anzianità di servizio maggiore. Nel Milleproroghe la possibilità di essere rimpiazzati da neolaureati

Un tempo considerati i “dottori per eccellenza”, oggi non se trovano (quasi) più. Stiamo parlando dei camici bianchi di medicina generale - i cosiddetti medici di famiglia - attraverso i quali poter accedere a tutti i servizi e prestazioni inclusi nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Uno studio condotto dalla Fondazione Gimbe in base ai dati forniti dalla Struttura interregionale sanitari convenzionati e riferiti all'anno 2022 conferma una tendenza preoccupante già portata alla luce nei mesi scorsi da Agenas. Tra il 2023 e il 2026 sono 504 i sanitari calabresi che hanno compiuto o compiranno 70 anni di età raggiungendo così l'età massima per la pensione (deroghe escluse). Considerando l'età di pensionamento ordinaria di 70 anni e il numero borse di studio per gli anni 2020/2023, nel 2026 il numero dei medici di medicina generale diminuirà di 135 unità rispetto al 2022. Si capisce, dunque, con tali cifre, come il sistema di assistenza territoriale - in un contesto particolare, soprattutto per caratteristiche orografiche, come quello calabrese - sia destinato a rivelarsi lacunoso. E ciò nonostante in questa regione il numero massimo di 1.500 assistiti per medico di medicina generale venga superato dal 27,3% del totale degli appartenenti alla categoria, molto al di sotto della media nazionale che è pari al 47,7%. «Il numero medio di assistiti per medico di famiglia al primo gennaio 2023 nell'intera regione - riferisce il report - è pari a 1.202 a fronte di una media nazionale di 1.353». Secondo la stima di Gimbe, che prevede un rapporto di un medico ogni 1.250 assistiti (valore medio tra il massimale di 1.500 e l'attuale rapporto ottimale di 1.000), al 1° gennaio 2023 tra il Pollino e lo Stretto non si sono rivelate carenze di tali figure sanitarie. Questo non toglie che nell’arco temporale 2019-2022 i medici di medicina generale nella regione si sono comunque ridotti del 14% rispetto alla media nazionale che delinea un calo dell'11%. In relazione al quadro anagrafico: nel 2022 l'89,4% dei medici di famiglia aveva oltre 27 anni di laurea, prima tra le regioni rispetto alla media nazionale che è del 75,3%.

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