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Calabria, dalla Procura della Corte Conti fari sulle criticità in materia di sanità, lavori pubblici e Pnrr

«Quest’anno apriamo quest’anno giudiziario, con un’esperienza che vede che quello che ci eravamo detti allora non è stato ancora bene affrontato da parte della pubblica amministrazione». Lo ha detto il procuratore della Corte dei Conti della Calabria, Romeo Ermenegildo Palma, parlando con i giornalisti in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile a Catanzaro. «Le criticità - ha aggiunto Palma - permangono in materia di sanità e di lavori pubblici in maniera particolare, continuano ad esserci comportamenti che ledono le finanze erariali. L’assenteismo è un’altra delle ricorrenze che purtroppo continua a essere una prassi particolarmente odiosa, soprattutto laddove questo assenteismo è collegato a prestazioni sanitarie».

Con riferimento alla sanità, secondo Palma «la gestione commissariale ha certamente assunto delle buone iniziative. Il tema è che le iniziative vanno fatte vivere sulla struttura amministrativa e questa struttura amministrativa purtroppo è insensibile a un cambio culturale importante». «Le citazioni - ha poi spiegato Palma - rispetto all’anno scorso sono rimaste invariate. Abbiamo avuto un turnover di magistrati che crea una situazione di stacco tra una gestione e l’altra perchè i nuovi colleghi hanno bisogno di entrare un attimo nei meccanismi della gestione. Detto questo, gli importi degli inviti a dedurre è sui 95 milioni di euro, le citazioni depositate intorno ai 40 milioni di euro».

Palma ha quini citato un dato specifico: «Il Pnrr, che è il principale obiettivo di un’accelerazione da parte della legislazione è praticamente fermo. Basta prendere il portale Calabria per vedere che una delle misure che riguarda le infrastrutture, su 5 miliardi e mezzo di dotazione, ha spesa zero. Significa - ha concluso il procuratore della Corte dei Conti della Calabria - che non è la paura della firma che blocca l’iniziativa della pubblica amministrazione, è qualcosa di più complesso che passa dalle norme e anche dalla cultura di chi la deve attuare».

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