Semplificazione e snellimento dei procedimenti amministrativi? Sì, ma fino a un certo punto in Calabria. Osservando i provvedimenti approvati nell’ultimo periodo dal Consiglio regionale emerge che per dare attuazione a varie discipline, il legislatore regionale abbia previsto la costituzione di Comitati, osservatori, commissioni con una composizione spesso pletorica. Risultato finale: diventa difficile perfino convocare ed avere una maggioranza che consenta di operare, così i procedimenti si bloccano e non vanno avanti producendo intuibili conseguenze per chi aspetta un provvedimento e deve attendere mesi o anni. Tale problematica avrebbe dovuto indurre il legislatore calabrese a rivedere questa prassi di costituire organismi che si rivelano poco funzionali e, quindi, inutili. Dunque, sarebbe stato appropriato pensare a diverse soluzioni che garantiscano, comunque, la partecipazione di soggetti rappresentativi di varie categorie, ma non incidano sui procedimenti. Invece, il Consiglio regionale continua imperterrito a varare leggi con nuovi organismi (e relative ulteriori poltrone a disposizione) che addirittura non vengono istituiti vanificando il dettato legislativo. Certo, l’attuazione delle leggi è demandata per questi aspetti alla Giunta ed ai rispettivi dirigenti dei dipartimenti interessati che evidentemente non danno esecuzione a quanto previsto nei testi legislativi varati.
I casi più eclatanti
Queste che seguono sono alcune delle leggi che hanno recentemente previsto organismi vari ma che non hanno avuto seguito con formale delibera di Giunta, quindi, non attuate. La legge regionale 5/2023 all’articolo 2 prevede l’Osservatorio regionale per giovani e adulti con disturbi dello spettro acustico (mai entrato in funzione); stesso discorso la legge 22/2023 che prevede un Comitato tecnico scientifico per le aree protette e la biodiversità. E ancora, la legge 14/2023 laddove include un Osservatorio per le piante officinali che dovrebbe, tra l’altro, predisporre un elenco delle piante tipiche calabresi. Nessuna novità si è registrata in relazione alla legge 37/2023 e alla costituzione una Commissione per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea.
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