Il primo passo ci sarà entro l’anno con l’avvio della riscossione delle bollette dai cittadini per l’acqua erogata. Dopodiché, spazio all’ingresso progressivo di Sorical nella conduzione di acquedotti, depurazione e fognatura dei comuni. Ecco come avverrà, tra il 2024 al 2027, il subentro in due fasi della società della Regione nella gestione del servizio idrico integrato in Calabria per sostituire le società e i consorzi locali.
Lo ha stabilito l’Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria che, col decreto del commissario straordinario Bruno Gualtieri, ha approvato il Piano operativo di transizione al servizio idrico integrato elaborato dalla stessa Sorical amministrata da Cataldo Calabretta. Si tratta di un programma che è stato rivisto rispetto a quello dei mesi scorsi sia per i ricorsi avanzati dai Comuni alla giustizia amministrativa contro le modalità di subentro, sia per la mancanza di dati tecnici, amministrativi e contabili: il numero di lavoratori presenti nei gestori dei servizi idrici locali che dovranno transitare nella società regionale; il calcolo dei costi delle attività da svolgere in quanto solo 193 dei 404 Comuni hanno trasmesso a Sorical i propri Piani economici finanziari; e la fatturazione che necessita di essere perfezionata. Da qui lo slittamento dei tempi per l'arrivo di Sorical.
«Il nuovo cronoprogramma – si legge nel Piano – è stato strutturato per perseguire finalità di maggiore efficienza organizzativa e riduzione dei costi, a garanzia di un più rapido raggiungimento degli obiettivi di miglioramento degli standard del servizio erogato alle utenze». Contestualmente, si vorrà «ottimizzare l’integrazione» del personale che è in servizio nei «singoli operatori e nei piccoli gestori esistenti» tra le file «del gestore unico».
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