2023, fatti di cronaca in Calabria. Il naufragio di Cutro, le maxi inchieste di 'ndrangheta, la sentenza di Rinascita Scott, la Ionio-Tirreno e il porto di Gioia Tauro
Il 2023 in Calabria è stato un anno intenso con molteplici e anche gravi fatti di cronaca. Ne abbiamo sintetizzato i dieci più importanti: dal terribile naufragio di Cutro, alle maxi inchieste di 'ndrangheta, all'efferato omicidio di Antonella Lopardo a Sibari, fino ad arrivare ai casi riguardanti temi strategici per la nostra regione come le infrastrutture e i trasporti: la paventata chiusura della strada di grande comunicazione Ionio-Tirreno e la direttiva Ets che rischia di compromettere il futuro del porto di Gioia Tauro. Infine, la recente sentenza di primo grado del maxi processo Rinascita Scott.
Il naufragio di Cutro
Una fredda mattina di fine febbraio (domenica 26). Ad un passo dall'approdo sulla terra verso una nuova vita lontano dal proprio paese in cerca di fortuna. Ma qualcosa va storto, e il caicco "Summer love" carico di migranti naufraga a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro. Sono le 04:30 del mattino, muoiono 94 persone (di cui 35 minori). E' una delle più grandi tragedie dell'immigrazione in Italia.
L'arresto del super latitante Pasquale Bonavota
Era l'unico soggetto rimasto in latitanza dopo la maxi operazione Rinascita Scott. Pasquale Bonavota, inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del "programma speciale di ricerca" del ministero dell'Interno, è stato arrestato a Genova il 27 aprile. Al vertice di una delle 'ndrine più potenti della Calabria (a Sant'Onofrio in provincia di Vibo Valentia), Pasquale Bonavota è stato sorpreso all'interno della cattedrale di Genova mentre pregava con dei santini in tasca e con un documento d'identità falso
L'efferato omicidio di Antonella Lopardo
La sera del 2 maggio a Sibari. Sono dieci i colpi di arma da fuoco che hanno colpito mortalmente Antonella Lopardo, 49 anni di Cassano allo Ionio. Sono quasi le 22 quando la donna e il marito Salvatore Maritato, ritenuto dagli inquirenti il vero obiettivo del commando, sono seduti a tavola per cenare. Ad interrompere il loro momento conviviale è il suono del campanello. Verso la silhouette di Antonella Lopardo – diranno i carabinieri della Compagnia di Cassano – i sicari indirizzano trentotto colpi, venticinque di kalashnikov e tredici di calibro nove. La donna cade al suolo mentre il marito si getta a terrà sperando di avere salva la vita.
'Ndrangheta a Vibo, l'inchiesta Maestrale-Carthago
61 fermati e 167 indagati. I clan controllavano tutto, anche la sanità e il prezzo del pane. Una "mappatura" della "geografia" della 'ndrangheta nei comuni del Vibonese di Mileto, Filandari, Zungri, Briatico e Cessaniti, con la ricostruzione di ruoli, compiti e dinamiche di capi, promotori, organizzatori e partecipi delle associazioni mafiose, con l'evidenziazione della loro forte vocazione economico-imprenditoriale e la capacità di intessere fluidi rapporti con colletti bianchi, esponenti politici e rappresentanti delle pubbliche amministrazioni. Tra gli indagati, oltre a numerosi esponenti della criminalità organizzata, l'ex presidente della Provincia Andrea Niglia e Cesare Pasqua, ex direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asp di Vibo.
La tragica morte della studentessa di Rizziconi, Denise Galatà. Morta facendo rafting sul fiume Lao
Il 31 maggio è stata trovata morta Denise Galatà, la studentessa diciannovenne che risultava dispersa dopo essere caduta in acqua mentre faceva rafting sul fiume Lao, a Laino Borgo. Ad individuare il corpo della giovane, che si trovava sott'acqua, sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco. Una terribile tragedia che ha colpito la comunità di Rizziconi, il paese del Reggino dove risiedeva la giovane. L'ipotesi che è apparsa più attendibile è che la giovane, dopo essere finita in acqua nel momento dello scontro tra il gommone sul quale si trovava e l'altro natante che procedeva più avanti, non abbia avuto la forza di riemergere e sia morta annegata.
'Ndrangheta, la maxi inchiesta Glicine-Acheronte a Crotone
123 indagati. Coinvolti ex politici regionali, manager della sanità e imprenditori. L'operazione scattata a fine giugno ha disarticolato la cosca Megna di Papanice e smantellato un presunto comitato d'affari "deviato" che avrebbe influenzato le istituzioni pubbliche per fini elettorali. Tra gli indagati eccellenti c'è l'ex consigliere Enzo Sculco (finito ai domiciliari).
L'Aspromonte brucia ancora, due vittime a Cardeto
Dopo la terribile estate del 2021 che ha devastato l'Aspromonte, anche nel 2023 gli incendi sono tornati la Calabria. Di nuovo in fiamme ettari ed ettari di bosco con due morti a Cardeto. Il 25 luglio perde la vita l'anziano Domenico Aquilino, mentre qualche giorno dopo perse la vita il genero Sebastiano Lazzarino che aveva tentato di salvare il suocero.
Il caso della strada di grande comunicazione Ionio-Tirreno. La Locride evita l'isolamento
Un'estate all'insegna dell'incertezza. La strada di grande comunicazione Ionio-Tirreno a rischio chiusura con un intero territorio, la Locride, a rischio isolamento. Sulla galleria della Limina si prevedono dei lavori di ammodernamento e la chiusura di 20 mesi. Sono settimane di discussioni infinite alla ricerca di soluzioni alternative: quella di deviare il traffico per un così lungo arco temporale sulla strada provinciale che passa da Mammola e sale fino al passo del Mercante si rivela inadeguata e lo abbiamo anche raccontato noi di Gazzetta del Sud online attraverso un reportage. Alla fine a passare è la linea della Regione Calabria con i lavori che saranno eseguiti solo nelle ore notturne.
Il porto di Gioia Tauro rischia di affondare. Politici, imprenditori e sindacati si mobilitano contro la direttiva europea sull'Ets
La direttiva europea è chiara e non concede proroghe: le compagnie che intendono far transitare le loro navi nei porti europei devono pagare una tassa ambientale. Una misura che rischia di compromettere la sopravvivenza dell'importante scalo calabrese al centro del Mar Mediterraneo. L'obiettivo della Ue è ridurre l'inquinamento atmosferico generato dal trasporto marittimo, ma rischia di avere serie ricadute sul piano economico. La politica italiana si mobilita, in ritardo, e anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, cerca di far valere le proprie ragioni a Roma e a Bruxelles. Il 17 ottobre scorso si svolge un flash-mob davanti al porto di Gioia Tauro con la partecipazione dello stesso capo dell'esecutivo regionale, di politici, sindacati, imprenditori e lavoratori.
'Ndrangheta, Rinascita-Scott: arriva la sentenza di primo grado
Lunedì 20 novembre, a quasi quattro anni dal 19 dicembre 2019 (giorno in cui fu eseguita la maxi operazione anti 'ndrangheta Rinascita-Scott, nell'aula bunker di Lamezia Terme viene pronunciata la sentenza di primo grado del maxi processo. Regge l'impianto accusatorio della Dda di Catanzaro (all'epoca guidata dal procuratore della Repubblica Nicola Gratteri) contro l'egemonia delle cosche vibonesi. Il collegio giudicante, presieduto da Brigida Cavasino (giudici a latere Claudia Caputo e Germana Radice), emette il dispositivo: 11 anni di carcere all’ex senatore di Forza Italia ed avvocatoGiancarlo Pittelli. I giudici hanno anche assolto l’ex sindaco di Pizzo ed ex presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo. Per lui, la Dda di Catanzaro aveva chiesto la condanna a 18 anni di reclusione. Assolto dall’accusa di associazione mafiosa Pietro Giamborino, ex consigliere regionale considerato dall’accusa appartenente al locale di Piscopio (quartiere di Vibo Valentia) ma è stato condannato a 1 anno e 6 mesi per traffico di influenze illecite. Condannato anche a 14 anni, l’avvocato di Vibo Valentia Francesco Stilo per il quale i pm avevano sollecitato 15 anni. Condannati anche l’ex finanziere della Dia Michele Marinaro, accusato di concorso esterno e rivelazione di segreto d’ufficio (10 anni e 6 mesi) e il tenente colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli (2 anni e 6 mesi) accusato di rivelazione di segreti d’ufficio. Decapitati i vertici della 'ndrangheta vibonese con le condanne, tra gli altri, di Saverio Razionale, boss di San Gregorio D’Ippona (30 anni), Domenico Bonavota, boss di Sant'Onofrio (30). Condannati anche l’ex latitante Pasquale Bonavota (28), arrestato nei mesi scorsi a Genova, Paolino Lo Bianco (30 anni), Antonio Macrì (20 anni e 10 mesi), Salvatore Morelli (28 anni e 4 mesi), Rosario Pugliese (28 anni) e Antonio Vacatello (30 anni).