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Turismo, la Calabria (ancora) bocciata. Servono più voli

Pochi arrivi e solo nei mesi estivi: la Regione certifica il “fallimento” e lancia una campagna di marketing da 47 milioni di euro

«Servono più voli»: estate, inverno, primavera o autunno, la litania non cambia. E nella liturgia di un turismo che non decolla - anche e non solo per “colpa” degli aeroporti - la parola d’ordine è destagionalizzare. Facile a dirsi, meno - alla luce dei fatti - a farsi. Tolti luglio e agosto, la Calabria non attira: che sia in aereo, in treno, in nave o in auto. «La Calabria è quart’ultima in Italia per arrivi turistici, con la Puglia e Sicilia, considerate come benchmark di riferimento, che registrano più del doppio degli arrivi», conferma la Regione nel report allegato alla nuova campagna in rampa di lancio.

Vedo e... rilancio

Sul piatto il governo Occhiuto mette 47 milioni di euro. Il “gruzzoletto” servirà a rilanciare «la presenza del sistema regionale sui mercati internazionali» attraverso «l’adozione di strategie commerciali e modelli innovativi di intervento che valorizzino le filiere di eccellenza e il territorio regionale nel suo complesso». Una piano di marketing, insomma. Che via web, social e media tradizionali si snoderà su 4 direttrici: Europa dell’Ovest (10,5 milioni di euro), Europa Centrale (11,5 mln), Europa dell’Est (5 mln) e mercati interni (20 mln). “Destinazione Calabria” punta principalmente a intercettare i viaggiatori in aereo, incrementando, nell’arco di vita del progetto (36 mesi), almeno del 10% il flusso di passeggeri nei tre scali di Lamezia Terme, Reggio e Crotone.

Vorrei ma non riesco

Se si considera la quota di turisti stranieri, la Calabria è al terz’ultimo posto a livello nazionale, con un’incidenza di stranieri pari al 9% del totale regionale, seguita solo da Abruzzo (8%) e Molise (6%). Secondo i dati Istat rielaborati dallo Studio Ambrosetti e riportati dalla Regione negli allegati all'avviso pubblico, Puglia e Sicilia registrano rispettivamente il doppio e (quasi) il triplo della quota di turisti stranieri della Calabria. La domanda di turismo nazionale verso la Calabria è caratterizzata invece da un’elevata incidenza di “repeater”, la cui maggioranza proviene dalle regioni limitrofe. Secondo una survey realizzata da Unioncamere Calabria circa i canali di comunicazione che maggiormente influiscono sulle scelte del soggiorno, il 47,4% dei turisti sceglie di andare in Calabria perché ci è già stato o perché ha avuto esperienze pregresse sul territorio. Inoltre, circa 1/3 dei visitatori italiani proviene dalla Campania (con 1,7 milioni di presenze), con a seguire Lazio (636 mila), Lombardia (548 mila) e Puglia (502 mila).

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