Calabria

Sabato 23 Novembre 2024

Debito e bilanci pregressi delle Asp, i giudizi per la Calabria sono sospesi

Two nurses move outside the hospital moving from the wards, always protected by a suit, gloves and mask to avoid any infections from the Coronavirus (COVID-19).

Qualche passo in avanti sul fronte contabile, la richiesta di ulteriori chiarimenti - da presentare in una riunione che probabilmente andrà in scena entro la fine di ottobre - sui bilanci 2022 licenziati dalle Aziende sanitarie e un giudizio sospeso (in attesa dell’invio dei flussi aggiornati) sui Livelli essenziali di assistenza. Sono sostanzialmente questi i punti cardini emersi al termine del lungo confronto andato in scena ieri a Roma tra i tecnici ministeriali e i rappresentanti della Regione. Archiviata la stagione targata Angela Adduce ,il Tavolo che sovrintende alla corretta attuazione del Piano di rientro è stato presieduto dalla dottoressa Barbara Filippi. Se tutto ciò rappresenti un punto di svolta nelle relazioni sull’asse Roma-Catanzaro non è ancora dato saperlo. Da quanto trapela, tuttavia, i burocrati ministeriali avrebbero apprezzato gli sforzi compiuti in Calabria nelle ultime settimane in tema di risanamento dei conti. Certo, le criticità non mancano. Le due Asp più grandi, quelle di Cosenza e Reggio Calabria, si sono ritrovati con i bilanci 2022 rispediti indietro dai revisori dei conti perché le cifre messe a debito non sarebbero attendibili. Da qui la richiesta di approfondire meglio la questione e accelerare su un’operazione-trasparenza che finora è mancata. Quanto alla ricognizione del debito storico, prendendo come riferimento il passivo di 862 milioni indicato dal governatore Roberto Occhiuto, al Tavolo è stato accertato come sia stato pagato circa il 25 per cento del monte-debito. Un passo in avanti, ma non risolutivo rispetto a quanto ancora resta da fare. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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