Coperture strutturali «certe e adeguate». La Banca d’Italia affida a una memoria le proprie valutazioni sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), appena inviata alle Commissioni permanenti del Senato (Politiche dell’Ue e Programmazione economica). I contenuti sotto esame sono quelli della terza Relazione sullo stato di attuazione ma anche la revisione del Piano proposta dal governo nei mesi scorsi. Si tratta proprio di quel documento che nelle ultime settimane è finito al centro del dibattito politico per via delle rimodulazioni decise da Palazzo Chigi al fine di togliere dal Pnrr quegli interventi sui quali si sono accumulati ritardi e concentrare le risorse sulle iniziative che stanno procedendo nel rispetto della tabella di marcia. Una decisione che ha sollevato dubbi da parte delle forze di opposizione sia su scala nazionale che nelle regioni interessate, anche quindi in Calabria dove, per esempio, vengono meno i fondi per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie in favore della creazione della Zes unica. Ma gli esempi sarebbero diversi e nei Comuni non mancano i timori per le sorti dei rispettivi progetti legati al Piano. Il governo ha assicurato che tutti i progetti stralciati saranno oggetto di finanziamento con altre risorse.
Ma è proprio su questo che Bankitalia punta i riflettori nella sua memoria, spiegando che «nella proposta di revisione si esprime la volontà di realizzare comunque gli interventi eliminati dal Piano, destinandovi risorse nazionali non ancora tuttavia specificate». Un aspetto che per l’istituto di via Nazionale è tutt’altro che secondario, in quanto «dati i vincoli di finanza pubblica, ogni aumento di spesa o riduzione di entrata dovrà essere preceduto dall’identificazione di coperture strutturali certe e adeguate».
Ad avviso degli esperti di Bankitalia, insomma, «è necessaria» una rapida individuazione delle fonti di finanziamento per questi interventi, «anche per fornire un quadro finanziario affidabile alle Amministrazioni già impegnate nella realizzazione di questi investimenti».
In Calabria si parla di interventi per circa 1 miliardo di euro: in provincia di Reggio Calabria dovrebbero essere trovati 333,79 milioni di euro, in quella di Cosenza 274,87 milioni, a Catanzaro 135,85 mln, 100 mln a Vibo e 61 mln a Crotone.
Al riguardo, proprio nei giorni scorsi è intervenuta la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro che ha gettato acqua sul fuoco affermando che l’allarme sul definanziamento di interventi «è infondato», in particolare per quel che riguarda i piccoli Comuni. Al momento, ha sottolineato, non è stato revocato alcun finanziamento poiché il decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021, con il quale sono state assegnate le risorse del Pnrr, è ancora in vigore.
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