Calabria

Lunedì 25 Novembre 2024

Svolta nell’inchiesta su Cutro: a processo i 4 presunti scafisti

Finiscono a processo i 4 presunti scafisti del caicco "Summer Love", naufragato lo scorso 26 febbraio davanti alle coste di Steccato di Cutro causando la morte di almeno 94 migranti. Il pm Pasquale Festa ha chiesto e ottenuto dal gip Massimo Forciniti il giudizio immediato per Ufuk Gun, turco di 28 anni, Arslan Khalid, 25enne pachistano, Fuat Sami, turco di 50 anni, e Hafab Hussnain, pachistano 21enne. Per loro il dibattimento inizierà il 4 ottobre al Tribunale di Crotone. Gli imputati hanno 15 giorni di tempo per scegliere di essere giudicati con un rito alternativo: l'abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna) o il patteggiamento. I 4 accusati, a carico dei quali era in corso l'incidente probatorio, devono rispondere di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio colposo e omicidio colposo. Gli imputati, scrive il pm che ha coordinato le indagini condotte dalla Squadra mobile di Crotone, insieme e Bayram Guler (deceduto), avevano organizzato «il trasporto» in Italia «di circa 180 cittadini extracomunitari» ricorrendo inizialmente al natante "Luxury 2" partito dal porto turco di Izmir, per poi sostituirlo per un'avaria con la "Summer Love". Ufuk Gun, si legge nel capo d'accusa, in qualità di componente «dell'equipaggio» del caicco, si sarebbe alternato con Sami Fuat e Bayram Guler alla «guida» della barca e avrebbe effettuato «piccoli lavori di riparazione» a bordo. Sami Fuat, per il pm, «durante la navigazione» sarebbe rimasto sul ponte della "Summer Love", nella cabina di comando e avrebbe fornito «ausilio e indicazioni ai conducenti dell'imbarcazione» gestendo anche i «passeggeri». Invece ad Arslan Khalid e Hafab Hussnain viene contestato di essersi occupati, soprattutto, del «controllo dei movimenti e delle azioni dei migranti» che si trovavano sottocoperta e di coloro che venivano «temporaneamente autorizzati a salire in coperta». Ma i 4 ipotizzati "nocchieri" devono rispondere pure delle condotte maldestre che hanno determinato l'affondamento della “Summer Love”, in quanto c’era la volontà di riportarla indietro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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