Il monitoraggio restituisce dati ancora provvisori, dunque la prudenza è d’obbligo, anche perché la storia recente insegna che l’imprevedibilità di certi eventi – non sempre e solo riconducibili alle condizioni climatiche – non consente di cedere all’enfasi. La piaga resta, continua a distruggere foreste che dovrebbero essere dei santuari e a infettarla è sempre l’uomo che quello stesso territorio dovrebbe proteggerlo. Anche i numeri però hanno la loro importanza e la “mappatura” degli incendi che si sono verificati in Calabria negli ultimi due mesi lascia intravedere segnali positivi, specie se rapportati con gli stessi periodi degli ultimi anni. Prima di analizzarli sono necessarie due premesse. La prima: i dati sono forniti da Calabria Verde e non comprendono gli incendi di vegetazione su cui intervengono i Vigili del fuoco. La seconda: il periodo in esame va dal 15 giugno al 10 agosto - mentre i divieti “emergenziali” disposti dalla Regione Calabria si estendono fino al 30 settembre - e va considerato che il maltempo della seconda metà di giugno ha abbassato la media rispetto all’anno scorso. Detto tutto ciò, all’ente in house della Regione risulta che nel periodo in esame nel 2022 si fossero verificati 4797 incendi complessivi, mentre quest’anno sarebbero finora 706, con una riduzione di addirittura l’85%. Il dato più importante è però quello riguardante gli incendi boschivi: erano 572 nel 2022 e sono finora 237 quest’anno, con una riduzione di circa il 59%. I numeri parlano da soli, ma volendo inserire nel dato complessivo anche gli incendi su cui sono intervenuti i Vigili del fuoco, che nel periodo stimato sarebbero all’incirca 3000, viene comunque fuori una riduzione di roghi complessivi rispetto al 2022 superiore al 20%. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria