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Scuola, gli studenti calabresi "insufficienti" in italiano e matematica: pronta una terapia d'urto

La Regione stanzia 3 milioni e avvia un progetto pilota per i deficit in italiano e matematica

L’effetto Covid e le scuole chiuse hanno probabilmente contribuito a rendere ancora più impietosi gli ultimi dati dei test Invalsi: in Calabria, infatti, si raggiunge la quota più bassa di studenti di allievi almeno a livello base. Tuttavia, le mancate lezioni in presenza hanno solo “esasperato” i limiti di un sistema poco performante già da anni, visto che nell’era pre-pandemia la metà degli studenti calabresi (e con loro quelli siciliani e campani) arrivava alla Maturità con almeno un’insufficienza in italiano o matematica.

Il progetto sperimentale

Di fronte a una situazione complessa, la Regione prova a mettere una toppa varando un progetto sperimentale che partirà il prossimo anno scolastico e inserito nelle valutazioni degli esiti Invalsi. L’iniziativa, finanziata dalla Cittadella con 3 milioni, prevede il coinvolgimento di 70 Istituti scolastici secondari di primo e secondo grado ricadenti su territorio calabrese, di cui 10 ciascuno per le province di Catanzaro, Crotone e Vibo e 20 per la provincia di Cosenza e per l’Area metropolitana di Reggio Calabria (in quanto territori più estesi). Previsto che gli istituti coinvolti, attraverso gli stanziamenti regionali, attivino specifici moduli di potenziamento didattico volti a migliorare i livelli apprenditivi degli studenti in particolare in italiano e in matematica. Il percorso sarà biennale e finalizzato a migliorare le competenze di base degli studenti promuovendone il successo formativo.

Atenei coinvolti

Alla realizzazione del progetto contribuiranno l’Ufficio scolastico regionale e anche le Università calabresi (in futuro previsto anche il coinvolgimento di un ateneo nazionale). I rettori dei tre atenei Nicola Leone (Unical), Giovambattista De Sarro (Magna Graecia) e Giuseppe Zimbalatti (Mediterranea) hanno già avuto modo di confrontarsi con la vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Istruzione, Giusi Princi, che sta spingendo forte per arrivare con le carte in regola all’appuntamento di settembre.

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