L'estate 2023 è ormai alle porte. Ancora pochi giorni e partirà ufficialmente la stagione più amata da tutti. La stagione del mare, del sole, delle vacanze, delle gite fuori porta, del ritorno a casa per tanti emigrati fuori dalla propria terra di origine. Il meteo impazzito degli ultimi due mesi e mezzo (con temperature mai troppo alte e, soprattutto, con frequenti piogge e temporali) dovrebbe finalmente lasciare spazio ad un periodo di alta pressione.
Che estate ci aspetta
Ma che estate sarà? Che estate sarà sotto il profilo dei numeri legati al turismo? Rimanendo concentrati sulla cronache di Calabria cosa dobbiamo aspettarci in una terra la cui economia si basa molto sul fattore turismo? Nel 2022 il settore dei servizi - come emerge dal rapporto annuale di Bankitalia sull'economia della Calabria - è stato favorito dall’ulteriore crescita del turismo, comparto tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria.
In base ai dati dell’Osservatorio sul turismo della Regione Calabria, nel 2022 le presenze sono aumentate del 28 per cento (come si evince dal grafico elaborato da Bankitalia) rispetto all’anno precedente, risultando comunque ancora inferiori di circa un quarto rispetto al 2019 (di oltre la metà per la componente straniera). Per il 2023, secondo le imprese intervistate nel sondaggio di Bankitalia, la crescita del settore dei servizi si interromperebbe; potrebbe pesare in particolare la riduzione del potere di acquisto delle famiglie.
Qualche passo avanti. Ma mancano pianificazione e cabina di regia regionale
Una terra ricca di fascino. 800 km di costa, paesaggi mozzafiato, un entroterra da scoprire, il turismo dei borghi, l'enogastronomia. La Calabria ha una serie di peculiarità che altre regioni non possiedono, delle potenzialità sconfinate che però sono tutt'ora non completamente percepite in primo luogo dalla stessa popolazione, dalle istituzioni e dagli operatori turistici. Negli ultimi anni c'è stata una crescita globale per ciò che concerne la valorizzazione di luoghi e prodotti, ma molto spesso lo si è dovuto alla visione strategica di qualche mente illuminata, piuttosto che da una visione d''insieme da parte di chi legifera a livello regionale e locale. Molto è stato fatto a livello enogastronomico con la valorizzazione di prodotti tipici del territorio e con efficaci campagne di comunicazione che stanno producendo gli effetti sperati. Sotto il profilo dell'offerta a tutto tondo legata alla cucina, si può dire che la Calabria abbia compiuto dei passi da gigante. Resta ancora molto da fare, ma la strada intrapresa è quella giusta. Ciò che ancora manca, sebbene la Giunta regionale abbia già investito parecchie risorse economiche (basti pensare al progetto Calabria Straordinaria), è una cabina di regia che coinvolga il pubblico e il privato con una pianificazione efficace che guardi già a quella che può essere definita banalmente l'offerta turistica del domani guardando già oltre al 2024 e al 2025. Pianificare strategie di comunicazione, macro eventi sul territorio. Qualcosa si muove, ma il ritardo da scontare accumulato negli anni è notevole. Basti pensare a come ancora oggi il brand "Calabria" sia ancora poco veicolato e conosciuto sui social...
I nodi irrisolti: trasporti e viabilità, depurazione
Passano gli anni, ma la musica è sempre la stessa. Il nodo vie di comunicazione. La Calabria non riesce a compiere passi in avanti sul tema dei trasporti, della viabilità e del decoro. Alcuni territori sono stati potenziati per ciò che concerne le tratte ferroviarie e l'aumento delle corse dei treni regionali e locali, ma molte altre sono state spogliate. C'è il nodo trasporti legato al raggiungimento delle mete turistiche balneari più ambite, da Tropea e Soverato. Per un turista spostarsi ancora oggi nel 2023 con i mezzi pubblici dall'aeroporto di Lamezia verso la perla del Tirreno o la perla dello Ionio è ancora spesso e volentieri un'odissea. C'è poi il tema legato alla viabilità e l'esempio ancora paradigmatico è quello legato alla Costa degli Dei e alla strada (la ex SS 522) che porta a Tropea. Poteva e potrebbe essere ancora oggi il fiore all'occhiello, il biglietto da visita per il turista che arriva a Pizzo e si incammina verso Tropea. E invece no: passano gli anni, ma la ex SS 522 rimane quella di sempre: una mulattiera pericolosa con asfalto sconnesso, non illuminata, senza segnaletica orizzontale. Un percorso ad ostacoli per arrivare nella capitale del turismo calabrese, ma non solo. Altro tema caldo: la depurazione. Il presidente della Regione Roberto Occhiuto ne ha fatto una battaglia fin dal suo insediamento. I controlli sono molto più serrati e stringenti, ma ancora il percorso è lungo ed irto di ostacoli da affrontare.
Perino, Federalberghi Calabria: "Potremmo superare il record del 2019. Depurazione ed infrastrutture problemi atavici"
Le previsioni per la stagione sono più che promettenti - afferma Francesco Perino, direttore di Federalberghi Calabria - con flussi turistici importanti che potrebbero superare quelle del 2019 (anno record per la Calabria con oltre 9 milioni di presenze). Il brand Calabria ha acquistato appeal con “Calabria Straordinaria”, una nuova idea di Calabria, raccontata attraverso un nuovo storytelling turistico, che mira a ribaltare lo stereotipo della regione. Siamo soddisfatti e orgogliosi che la nostra Calabria piace ed è diventata attrattiva ma, parallelamente, è necessario migliorare alcuni problemi atavici. Per primo, il problema della depurazione che in alcune zone della costa ancora crea non diversi problemi; il Presidente Occhiuto, su questo punto oltre alla Sanità, sta puntando molto; oltre al corretto funzionamento dei depuratori, però, è necessario monitorare ed intercettare tutti gli scarichi abusivi che confluiscono direttamente a mare (e ce ne sono!!!). Altro problema sono le infrastrutture che andrebbero migliorate (si spera in un’accelerazione sugli investimenti finanziati dal PNRR). Inoltre è necessario effettuare una programmazione del piano voli per consentire ai tour operator, con largo anticipo, di “aggredire” uno specifico mercato
Il nostro focus
Il nostro approfondimento legato al macrotema del turismo ci porta, dunque, inevitabilmente a Tropea (capitale del turismo calabrese, ma non solo), a Badolato (inserito nella rete Borghi più belli d'Italia). Spazio anche alle mete inesplorate da scoprire e al food con cinque piatti tipici del territorio.
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