Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sanità, in arrivo da Cuba altri 103 specialisti per rianimare gli ospedali

In 34 destinati all’Asp di Cosenza, altri 26 andranno all’“Annunziata”, il resto distribuito tra Vibo e Crotone

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto

La sanità, dopo anni di tenebra e tempesta, prova, finalmente, a tirarsi fuori da quel polveroso deserto nel quale è precipitata in Calabria. Serve personale, servono risorse, serve tutto quello che la dissennata programmazione del governo, da Roma, ha tolto a questa terra negli ultimi 13 anni.
Il mancato turnover di medici e infermieri nelle corsie dei servizi assistenziali ha innescato la riduzione dei posti letto e la chiusura degli ospedali facendo calare il sipario sulla possibilità di curarsi a chilometro zero. E così migliaia di calabresi sono fuggiti verso sistemi sanitari più efficaci, allontanandosi da un destino in cui disperazione e sofferenza si avvitano pericolosamente a una spesa che finisce, inevitabilmente, fuori controllo. Un anno fa, il governatore Roberto Occhiuto, decise di andare contromano e andò a reclutare medici a Cuba.
Dopo ritardi dovuti a garbugli burocratici, nei prossimi giorni ne sbarcheranno altri 103 (saranno alloggiati nella Caserma “Settino” di Cosenza e cominceranno i corsi di italiano all’Unical lunedì 26), molti di loro sono specialisti di emergenza-urgenza l’area più scoperta. Ma ci saranno anche ortopedici, ginecologi e internisti. Definite le quote. In 34 lavoreranno nell’Asp di Cosenza, altri 26 nelle corsie dell’ospedale dell’Annunziata. Il resto verrà distribuito tra Vibo e Crotone, anche se richieste giungono da ogni angolo della Calabria. Un anno dopo, si consuma la rivincita di Occhiuto.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia