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Garante della Salute, primo bilancio di Anna Maria Stanganelli: in Calabria diminuita l’attesa per alcune prestazioni sanitarie

Dopo 14 anni dall’emanazione della legge regionale che definiva compiti e funzioni del Garante della Salute della Regione Calabria, nel dicembre scorso, il Consiglio regionale ha proceduto per la prima volta all’elezione di questa nuova figura, che rappresenta un riferimento istituzionale per il cittadino che può finalmente sentirsi tutelato e rappresentato da un’autorità indipendente che prende in carico i suoi bisogni, le sue necessità nei confronti del servizio sanitario. Con lo stesso Garante, Anna Maria Stanganelli, abbiamo approfondito i compiti e le funzioni relative al suo incarico.

Potrebbe spiegarci quali sono i compiti principali del Garante Regionale per la Salute?

«Al Garante della Salute spetta il compito di verificare la piena attuazione nel territorio regionale dei diritti di tutte le persone di ogni colore, cultura, etnia, compresi i detenuti, in tema di assistenza sanitaria e socio- sanitaria. Monitora l’efficacia e l’efficienza nell’erogazione dei servizi socio-sanitari e nell’accesso alle prestazioni.  Chiunque sia direttamente o indirettamente a conoscenza di una violazione dei diritti del cittadino, può rivolgersi al Garante, attraverso canali reperibili sul sito web del Consiglio, alla voce Garante regionale della Salute, il quale interviene rapportandosi con le autorità sanitarie competenti, per la risoluzione delle problematiche rappresentate all’Ufficio».

Quali sono i principali risultati che ha ottenuto finora nel suo mandato come Garante Regionale per la Salute?

«Durante il mio mandato, ho lavorato attivamente per migliorare la qualità dei servizi sanitari regionali. Grazie al monitoraggio costante e alla collaborazione con le autorità sanitarie della Calabria, abbiamo raggiunto importanti traguardi, come la riduzione dei tempi di attesa per determinate prestazioni sanitarie e un maggior coordinamento tra i diversi livelli di assistenza. Inoltre, abbiamo promosso l’adozione di politiche di prevenzione e promozione della salute, sensibilizzando la popolazione su temi come il contrasto alle patologie oncologiche, l’endometriosi, l’alimentazione sana, l’attività fisica».

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