Dopo un progetto quinquennale realizzato con le scuole dell’Appennino Settentrionale in occasione delle ricorrenze centenarie dei terremoti che tra 1916 e 1920 hanno interessato tutto il territorio che va dal Riminese-Pesarese alla Garfagnana, e dopo una tappa in Irpinia in occasione del quarantennale del terremoto del 1980, EDURISK ha avviato il progetto “A Scuola di Terremoto” nelle province calabresi.
Il nuovo progetto, fortemente voluto e finanziato dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria, è stato avviato nella seconda metà dell’anno scolastico 2021-2022 in forma sperimentale, nelle scuole secondarie di I° grado di 17 Istituti Comprensivi.
E’ stato realizzato un ciclo di 3 incontri di formazione rivolto ai 47 insegnanti e 3 incontri laboratoriali nelle 18 classi selezionate. Entrambe le attività formative e quelle laboratoriali nelle classi si sono svolte in modalità mista (in presenza e da remoto), dovendo fare i conti con le restrizioni imposte dalla pandemia.
Il lavoro con gli insegnanti si è sviluppato su tre incontri di formazione. L’incontro iniziale ha avuto l’obiettivo di far emergere gli interrogativi ritenuti più importanti, le domande più sensibili, discusse poi negli incontri successivi. L’obiettivo del secondo incontro è stato quello di comprendere come costruire conoscenza sul terremoto, approfondendo il tema del rischio sismico. Questo approfondimento di temi è stato sviluppato attraverso il modello della classe capovolta, realizzando alcune aree di approfondimento, con un meccanismo poi di confronto e condivisione delle informazioni raccolte. Infine, con un lavoro sviluppato in piccoli gruppi, è stato affrontato il tema della progettazione educativa, costruendo e condividendo ipotesi di lavoro realizzabili nelle classi.
L’efficacia di questo lavoro si è materializzata nel secondo anno di attività, quando insegnanti e classi hanno proseguito il lavoro in modo del tutto autonomo, lavoro che proprio in questi giorni viene condiviso con quello di insegnanti e classi ‘nuove’ che hanno fatto lo stesso percorso nel 2022-2023. Ma torniamo alla sperimentazione iniziale. Nelle classi sono state realizzate tre attività laboratoriali direttamente coi ragazzi: la prima un gioco di confronto e discussione sul tema ‘rischio’ in quanto tale; il secondo di esplorazione dell’immaginario sul terremoto, attraverso l’invenzione, narrazione ed illustrazione di una storia ove si verifica un terremoto e se ne rappresentano le conseguenze; la terza una raccolta di testimonianze e memorie su eventi del passato, in forma di intervista o di racconto.
Proprio in questi giorni tutte le scuole che hanno lavorato in questi due anni (e hanno intenzione di proseguire) presentano contemporaneamente i risultati del proprio lavoro alla comunità scolastica e alla cittadinanza, con una serie di allestimenti esplorabili anche sul Portale del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria.
Abbiamo lavorato prevalentemente con le scuole secondarie di primo grado, alla realizzazione di un percorso standardizzato, ma nel secondo anno abbiamo fatto esperienza di formazione insegnanti anche in alcuni Istituti di scuole secondaria di secondo grado, adattando pesantemente i laboratori proposti ad un target più eterogeneo di studenti.
Non potevamo certo dimenticarci delle scuole primarie. Contestualmente, d’intesa con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, è stata realizzata un’importante sperimentazione nelle scuole primarie della città metropolitana di Reggio Calabria (ma non solo) di una declinazione del progetto “Io Non Rischio Scuola”, affidata al lavoro autonomo delle maestre e dei maestri. Ma questa è un’altra storia, che racconteremo in seguito.
Ritornando in Calabria dopo più di 20 anni dalla nostra prima volta abbiamo trovato insegnanti, bambine e bambini, ragazzine e ragazzini pieni di energia, fantasia e voglia di capire. E soprattutto, voglia di agire, di fare per sé e per le proprie comunità, per essere più sicuri, per rendere più sicuro il proprio territorio
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