È lo snodo commerciale più importante del Sud Italia, uno dei punti riferimento mondiali e soprattutto ambisce a potenziarsi sempre di più. Stiamo parlando del porto di Gioia Tauro per il quale sono previsti ulteriori investimenti di potenziamento infrastrutturale. La società Msc che gestisce il terminal contenitori nel 2024 farà arrivare – probabilmente sempre dall’Asia – altre sei grandi gru in grado di aumentare la performance di lavorazione sulle grandi navi, dal momento che tutto si gioca sulla velocità dello scarico e della ripartenza dei “giganti del mare”. Un investimento importante che dovrebbe completarsi a breve anche con i nuovi straddle carrier, già previsti nel piano di potenziamento della società di Aponte quando rilevò un terminal in crisi e sull’orlo della chiusura.
Lo scalo sta vivendo una fase di espansione, anche se più lenta di quella che tutti si sarebbero aspettati. Ma la sfida è soprattutto infrastrutturale perché oltre al terminal contenitori sono la logistica e la diversificazione delle attività l’obiettivo a cui si punta. E qui arrivano alcune questioni controversie.
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