A quasi 10 anni dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa che ne sancì la nascita, un progetto innovativo potrebbe realmente sancire la partenza del Polo integrato Inail di Lamezia Terme. L’obiettivo adesso è creare un Centro tecnologico digitale per l’area mediterranea specializzato nella realizzazione di progetti riabilitativi e/o protesico-riabilitativi rivolti sia a infortunati sul lavoro, che a persone con disabilità congenite o acquisite di natura traumatica, vascolare o oncologica.
Nelle ultime settimane si sono intensificate le interlocuzioni tra i rappresentanti dell’Inail - dove adesso è atteso l’arrivo di un nuovo presidente -, quelli del Ministero della Salute e i parlamentari calabresi interessati al rilancio di quella che oggi è ancora purtroppo una cattedrale nel deserto. Già, perché due lustri di annunci e varie partenze non hanno reso pienamente operativa la struttura collocata all’interno di Fondazione Terina, nell’area industriale lametina e al centro della Calabria. E ciò nonostante nel Centro operino decine di figure specialistiche e siano stati previsti diversi servizi che spaziano dalla Neurologia, alla Cardiologia e alla Pneumologia.
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