Si è chiuso con otto condanne fino a 16 anni e 10 mesi di reclusione e con tre assoluzioni, davanti al Tribunale di Como, il processo dibattimentale di primo grado scaturito dal maxi-blitz “Cavalli di razza” contro la ’ndrangheta nel Comasco, coordinato dai sostituti procuratori di Milano Pasquale Addesso e Sara Ombra. Procedimento che, nel rito abbreviato, ha già portato a 34 condanne per un totale di oltre 200 anni di reclusione, con la pena più alta, 11 anni e 8 mesi, per lo storico capo della ’ndrangheta in Lombardia, Bartolomeo Iaconis. In particolare, Daniele Ficarra, 46 anni di Gioia Tauro, è stato condannato ad oltre 16 anni, mentre ad Antonio Carlino, 49 anni, di Gioia Tauro, sono stati inflitti 16 anni, così come ad Alessandro Tagliente, 58 anni di Appiano Gentile, mentre a 14 anni e 10 mesi è stato condannato Massimiliano Ficarra, gioiese residente a Lomazzo, commercialista e presunta mente economica della cosca di Fino Mornasco (Como). Gli assolti sono invece Leo Palamara, 52 anni, di Africo, indicato come partecipe dell’associazione, per essersi fatto carico del mantenimento di alcuni detenuti e invece prosciolto; Giuseppe Iaconis, 24 anni, figlio di Bartolomeo, accusato di aver ricevuto gli ordini impartiti dal padre detenuto; e Giuseppe Valenzisi, 33 anni, di Lomazzo, accusato di concorso in una intestazione fittizia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria