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Pnrr e ritardi: in Calabria gli asili nido a rischio

In Calabria con il nuovo bando dovrebbero arrivare 196,2 milioni per l’infanzia: altre risorse per adeguare le scuole, anche se nei piccoli centri potrebbero “sparire”

I timori delle scorse settimane potrebbero diventare presto una certezza. Il governo si appresta ad accantonare l’obiettivo di costruire nuovi asili nido e di adeguare gli esistenti con i fondi del Pnrr. Restano poco più di due mesi (termine fissato al 30 giugno) per affidare tutti i lavori, un lasso di tempo ritenuto troppo “stretto” per mettersi in linea con le scadenze fissate dall’Unione europea. I Comuni, responsabili della pianificazione degli interventi, premono infatti per spostarla almeno a ottobre, in modo da garantirsi un certo margine di sicurezza.
E anche se al Ministero dell’Istruzione è stata attivata una task-force per azzerare i ritardi accumulati, ad oggi il traguardo appare a rischio. Negli ultimi mesi, non va dimenticato, sono state presentate centinaia di richieste di modifica dei progetti per via del rincaro dei materiali e dell’energia che ha costretto le amministrazioni locali a rivedere i piani economici. Grazie al bando specifico inserito nel Pnrr, in Calabria dovrebbero arrivare 196,2 milioni di euro per gli asili nido, pari all’8,1 per cento dei 2,4 miliardi di euro stanziati. In termini assoluti, il territorio con i progetti ammessi in graduatoria che attraggono più risorse è la provincia di Cosenza (93 milioni), seguita da Catanzaro (41 milioni). Complessivamente, come rivelato nelle scorse settimane dalla fondazione OpenPolis, nella regione è previsto il finanziamento di 164 progetti. Di questi, 52 sono entrati nelle graduatorie pubblicate lo scorso agosto come ammessi, 112 come riserva.

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