"Con il DCA 103 del 31 marzo scorso - relativo all’aggiornamento e riorganizzazione della rete nefrologica e dialitica, eseguito da un team di figure professionale sanitarie con la partecipazione di Aned - si conclude un lavoro complesso e positivo a favore dei nefropatici, dializzati e trapiantati calabresi. Di questo DCA, Aned è grata al presidente Roberto Occhiuto, poiché con il sistema a regime saranno eliminate le attuali infinite discrasie della rete, finora, tutte a danno dei pazienti e delle casse finanziare della regione". Lo ha affermato, in una nota, Maria Larosa dell'Aned Calabria.
"I punti salienti del Decreto sono per Aned:
- Modalità organizzative per favorire il network assistenziale sulla base dell’integrazione hub-spoke.
- Incentivare e monitorare programma di dialisi domiciliare peritoneale, individuando per ogni area vasta calabrese un nefrologo responsabile.
- Adottare e monitorare programma annuale di dialisi vacanza.
- Ove necessario, garantire supporto psicologico ai pazienti fin dal terzo stadio della malattia.
- Favorire programmi di screening attraverso il coinvolgimento dei medici di medicina generale e la somministrazione di scheda nefrologica della “Kidney Anemia Network” per costruire il primo programma di prevenzione della Malattia Renale Cronica.
- La costituzione di team multidisciplinari negli Hub calabresi per la costruzione e gestione delle fistole a pazienti complessi o quelli in emergenza; per i pazienti non complessi e programmabili la costituzione di unità mobile per interventi sul territorio che favoriscono pazienti e famigliari.
- Ogni Dipartimento Interaziendale Funzionale dovrà dotarsi di collegio medico destinato all’accertamento di morte encefalica per favorire le donazioni organi a fini trapianto e colmare le lacune che oggi portano la Calabria ad occupare l’ultimo posto alla donazione tra le regioni italiane.
- I responsabili di strutture che governano il flusso dei pazienti incidenti dovranno acquisire i dati aggiornati sullo stato dei PL di dialisi nei vari centri nonché i livelli di adeguatezza basato sulla complessità clinica del paziente, della distanza del centro dalla residenza del paziente e delle altre esigenze del paziente.
Insomma una rete - ha concluso Larosa - che guarda a 360 gradi l’interesse clinico del nefropatico e alla funzionalità della rete. Obiettivi urgenti e raggiungibili solo se le Aziende Sanitarie e Ospedaliere calabresi daranno atto celermente a quanto contenuto nel Decreto 1034 per l’avvio dei Dipartimenti Interaziendali Funzionali".
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